Veneto

La strada del Torcolato e dei vini di Breganze

Partenza: Thiene

Arrivo: Bassano del Grappa

Cosa puoi gustare:
Vini DOC Breganze (Cabernet, Pinot, Marzemino, Merlot, Tai , Vespaiolo, Chardonnay, Sauvignon), Torcolato, Piccione Torresano allo Spiedo, Ciliegie IGP, Baccalà alla Vicentina, Sopressa Vicentina, Asparago di Bassano, Grappe e liquori Poli e Nardini, Tagliatella o Tajadea.

Cosa puoi vedere:
Centri storici e cantine locali, Villa Da Porto Colleoni, Villa Piovene e Villa Godi Malinverni, Villa Capra Bassani, Villa Belmonte e Villa Tretti, Colombare e Campanile di Breganze, Sacello di Santa Lucia, Castello Inferiore e Superiore di Marostica, Ponte Vecchio, Grapperia Nardini e Museo della Grappa Poli, Villa Cà Erizzo, Villa Angarano, Viale dei Martiri, Museo Civico di Bassano e Museo della Ceramica.


La strada del Torcolato e dei Vini di Breganze offre la possibilità di effettuare un itinerario molto vario, accentuando ora il lato enogastronomico, storico-culturale, ora quello naturalistico.
Dalla cittadina di Thiene, fino ad arrivare a Bassano del Grappa, numerosi sono i siti da visitare, alla scoperta di monumenti storici, patrimoni artistici e culturali, percorsi natura, nonché gli immancabili prodotti tipici locali, sempre accompagnati da del buon vino DOC.

L'itinerario

L'itinerario della Strada del Torcolato e dei vini di Breganze prende il nome proprio dal più noto e prestigioso vino prodotto nella provincia di Vicenza, punta di diamante dell'enologia di Breganze: il Torcolato.

Il Torcolato

Il torcolato è un vino che si ottiene dal vitigno vespaiola, nei territori di Breganze e comuni limitrofi, selezionando i migliori grappoli che vengono, poi, fatti appassire per mesi, in locali ben areati e asciutti, dove i grappoli vengono legati a spaghi e attorcigliati, affissi a travi di legno. Da questo metodo di produzione deriva il nome Torcolato.

Bevuto, fin dall'antichità, sia dalle famiglie ricche, che da quelle più umili, il Torcolato, un vino cosiddetto "da meditazione", che accompagna molto bene la pasticceria, ma anche i formaggi stagionati e saporiti, è conosciuto in tutto il mondo; dal color giallo ambrato o giallo oro, e dal profumo intenso, caratteristico di miele e uva passita, è frutto di una lenta e delicata torchiatura e di una fermentazione abbastanza lunga, anche 24 mesi, in botti di rovere.
Immancabile, quindi, nel nostro itinerario, un giro nelle cantine dei produttori della zona per una visita e una degustazione.

Tra le altre segnialiamo le Az. Agricole Cà Biasi, Firmino Miotti e Maculan a Breganze, Villa Angarano a Bassano del Grappa e Villa Magna a Sandrigo.
Ma non è solo il torcolato Doc a dare importanza e valore a questa zona di Vicenza.

Il paesaggio collinare e le Ville

L'area della Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze, infatti, comprende la fascia collinare che si estende tra il torrente Astico e il fiume Brenta e, in tutto o in parte, i comuni di Bassano del Grappa, Breganze, Fara Vicentino, Marostica, Mason, Molvena, Montecchio Precalcino, Pianezze, Salcedo, Sandrigo, Sarcedo, Schiavon e Zugliano. Queste colline, di origine prevalentamente vulcanica e sedimentaria, ci sanno sorprendere non solo per la loro bellezza paesaggistica, ma anche per la loro storia naturalistica: qui in un tempo lontano, nel giurassico, c'era il mare, crescevano le palme e viveva una fauna oggi tipica delle zone tropicali. E' del 1787 la scoperta del cranio di un coccodrillo nella zona più meridionale di quello che oggi è noto come l'Altopiano di Asiago. Alcuni di questi fossili spettacolari sono visibili nei musei della zona, uno di questi creato anche presso Villa Godi Malinverni a Lugo di Vicenza. Tra Thiene e Bassano del Grappa, sono numerosi i siti storici e gli importanti monumenti di immenso valore storico-culturale, patrimoni unici dalle indimenticabili peculiarità architettoniche.

I prodotti tipici a denominazione

Il territorio di Vicenza, da Thiene a Bassano del Grappa, territorio che si estende per circa 20 km, in un speciale itinerario enogastronomico, vale la pena essere visitato, per i prodotti tipici DOC, IGP e DOP, dai Vini e i Torresani di Breganze alle Ciliegie di Marostica, dal Baccalà alla vicentina alle Grappe, passando per la Sopressa Vicentina e l'Asparago di Bassano, ma anche per gli itinerari naturalistici e i meraviglio siti storici; tra l'Astico e il Brenta, vi sono, infatti, numerosi percorsi, completamente immersi nelle verdi colline.

IL PERCORSO

Il nostro percorso enoturistico della Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze si sviluppa lungo la fascia pedemontana tra le vallate dei fiumi Astico e Brenta che comprende alcuni comuni in provincia di Vicenza, di cui Breganze è il centro.

Il margine settentrionale confina con le aree montagnose delle prime pendici dell’Altopiano di Asiago, da cui si estende il complesso collinare che degrada nella parte pianeggiate, situata nell’alta pianura vicentina, compresa tra il corso del fiume Brenta ad oriente ed i Monti Lessini ad occidente.

Nella zona della Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze, alla bellezza delle cittadine, si unisce la particolarità del paesaggio: la pianura incontra le colline, dove la vite ha dato vita a vini di elevata qualità e l'agricolutura ha trovato il terreno ideale.
La pedemontana vicentina è, infatti, da sempre, terra di tradizione viticola.

La partenza: Thiene

Il nostro tinerario prende vita dalla cittadina di Thiene, al cui centro spicca la Villa Da Porto Colleoni, detta anche "Il Castello", per le torri che la cingono e la merlatura.

Con una breve deviazione verso est, si giunge a Lonedo di Lugo di Vicenza, dove è possibile visitare due Ville Palladiane: Villa Piovene e Villa Godi Malinverni. Quest'ultima coprende anche un ampio parco al centro del quale si trova un museo dei fossili nel quale spicca un'enorme fossile di palma trovato nelle vicine colline di Fara, proprio dove oggi si coltiva la vite.

Sulla strada verso Breganze, si possono ammirare Villa Capra Bassani, villa veneta settecentesca, neopalladiana, situata nella tranquilla campagna di Sarcedo, aperta anche per visite guidate, e le due Ville panoramiche, Villa Belmonte e Villa Tretti.

L'arrivo a Breganze

A pochi chilometri da qui, troviamo proprio il Comune di Breganzecuore dell'omonima DOC, dal 1968, una delle prime in Italia e, da sempre, terra viticola, nota per la produzione di grandi vini di ottima qualità.

Proprio qui, nasce anche il Consorzio Tutela Vini DOC di Breganze e, ogni anno si tiene, nella Piazza principale, "La Prima del Torcolato", in gennaio, il Festival/sagra del Vino in Maggio e la Vespaiolona in Giugno.

A Breganze, la viticoltura è praticata fin dai tempi remotissimi; è, infatti, tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo che si attesta come terra di ottimi vini, ma già intorno all'anno mille documenti ufficiali e atti notarili segnalano la presenza di vigneti.

I vitigni autoctoni e di importazione hanno trovato in questa area un'acclimatazione perfetta, il che ha permesso di ottenere ottimi risultati, sia in purezza che in uvaggio.

Da citare sicuramente le DOC : Breganze DOC bianco e rosso, Cabernet, Pinot, Marzemino, Merlot, Tai, Vespaiolo, Chardonnay, Sauvignon e Torcolato.

La cittadina è un antico centro fortificato sulla strada per l'Altopiano dei Sette Comuni, come lo testimoniano le numerosi torri, dissimulate in colombare, reti di piccoli edifici medioevali, sorte dopo la metà del '400 che, ancora oggi, si possono scorgere, lungo le vie del centro.
A questa peculiarità architettonica, si lega una prelibatezza e un piatto storico del posto, inserito anche nell'elenco dei prodotti tradizionali veneti: il Piccione Torresano allo Spiedo.

Questa pietanza si può ancora gustare in tutti i ristoranti di Breganze e in due manifestazioni a livello locale: "Ristorante in piazza" e "Festival del Vino".

Su Breganze, domina il caratteristico campanile, elegante e maestosa struttura che si afferma come uno tra i più alti campanili del Veneto.
Alto 90 metri, infatti, è al decimo posto nella classifica dei campanili più alti d'Italia, superato solo di pochi metri, al nono posto, dalla Torre di Palazzo Vecchio a Firenze.
Progettato nell'800 dall'architetto veneziano Antonio Diedo, costruito in 55 anni e inaugurato nel 1894, è accessibile alle visite guidate, la domenica pomeriggio, durante le feste locali e anche in altre giornate, previa prenotazione e accordo con la Parrocchia di Breganze.
Vale la pena salire fino alla cella campanaria, perché, da lassù, il panorama che si svela allo sguardo è incantevole.

Agli amanti delle escursioni e delle passeggiate, invece, consigliamo i sentieri tra l'Astico e il Brenta, i percorsi-natura immersi nelle colline e l'imperdibile Salita al Sacello di Santa Lucia, capitello e luogo simbolo della cittadina di Breganze, dal quale, nonostante la fatica degli oltre sessanta scalini, si può godere di un panorama e di una vista meravigliosa.

Immancabile, poi, è un giro nelle cantine Locali, tra le quali citiamo "Az. Firmino Miotti", le Cantine "Io Mazzuccato" e "Col Dovigo" che offrono visite guidate e degustazioni.

Menzione speciale alla Cantina Beato Bartolomeo di Breganze che rappresenta il punto di riferimento per l'enologia breganzese. Qui, è possibile visitare anche la vecchia bottaia.


Verso Marostica, la città degli scacchi

Continuando il nostro itinerario, dopo aver transitato per il comune di Mason Vicentino, famoso per i suoi ciliegi, giungiamo a Marostica, splendido borgo medioevale, dove si noteranno, fin da subito i due castelli, inferiore e superiore.

Marostica è nota, in tutto il mondo, per la celebre Partita a Scacchi, manifestazione che si celebra, ogni due anni, a settembre; si tratta di una partita a scacchi, frutto di una tradizione avviata nel 1923, con personaggi reali, viventi, vestiti in abiti medioevali che si scontrano nella piazza cittadina.
Altro vanto della zona, inoltre, sono le ciliegie, IGP dal 2001, e la lavorazione della ceramica, insieme ai vicini centri di Nove e Bassano.

L'area geografica collinare di Marostica e, in generale, quella tra l'Astico e il Brenta, comprende terreni di origine vulcanica e possiede una buona esposizione, riparata com'è dalle Prealpi vicentine e risulta, quindi, molto favorevole alla coltivazione del ciliegio.

Per chi vuole stare in mezzo alla natura e trascorre una giornata all'aria aperta, ritagliandosi momenti di quiete, imperdibile è il Percorso Colceresa, un itinerario di circa 12 km che si snoda tra i colli di Pianezze, Molvena e Mason, nato dall’intento di valorizzare un'area di straordinario interesse ambientale, storico e artistico.
Si sviluppa in una dorsale collinare medio-alta, riscoprendo antichi sentieri che solcano, in diverse direzioni, prati, boschi e vecchie contrade, consentendo al visitatore di vivere una relazione intima e coinvolgente con la natura e approfondire la conoscenza della zona, con le sue grandi varietà di fiori, piante, formazioni rocciose e le sue rogge, i torrenti, i magli, i mulini e le mulattiere.

Bassano del Grappa e le distillerie

Proseguendo lungo la strada verso Bassano, con una deviazione verso Schiavon troviamo la Distilleria Poli.

Per concludere il nostro itinerario, giungiamo a  Bassano del Grappa, ridente cittadina dal fascino speciale, situata ai piedi del Monte Grappa.
Maestoso, ad accoglierci, è il Ponte Vecchio o degli Alpini, che collega le due sponde del Fiume Brenta, simbolo della città.
Rifatto più volte, a causa delle guerre e delle piene del fiume, rispetta ancora l'antico progetto elaborato dal Palladio nel 1569.
Il nome "Ponte degli Alpini" deriva dalle numerose canzoni di guerra alpine che ad esso si ispirarono e anche dal piccolo Museo degli Alpini situato in fondo al ponte, ricco di cimeli e racconti relativi alla storia del ponte e alle tragiche guerre combattute in zona.
Per chi ama la grappa e i liquori, immancabile è un giro alla Grapperia Nardini e la degustazione della Tagliatella, liquore tipico di Bassano.

Appena più avanti, troviamo il Museo della Grappa Poli, situato in uno storico edificio; qui, viene raccontata la storia della distillazione e della Grappa, oltre che l'antica tradizione delle distillerie Poli.
Imperdibile anche il centro storico con le due Piazze principali: Piazza Garibaldi e Piazza Libertà.

Per chi vuole, invece, addentrarsi nel mondo dell'arte e della storia, consigliamo: il Museo della Ceramica a Palazzo Sturm, dedicato a una delle produzioni di cui Bassano fu capitale fino al '700, il Viale dei Martiri, in memoria dei 31 partigiani impiccati sugli alberi che fiancheggiano ancor oggi l'esterno del viale, Villa Angarano, progetta dal Palladio, Il Museo Civico di Bassano a Palazzo Bonaguro che conserva alcune importanti collezioni naturalistiche storiche, acquisite nel corso dell’800 e Villa Cà Erizzo, elegante struttura quattrocentesca che ospita il Museo Storico della Grande Guerra e la Collezione Hemingway, dedicata al grande scrittore.

Per chi, invece, vuole conoscere al meglio la zona del Brenta, imperdibile è il Sentiero del Brenta, da percorrere possibilmente in bici, vista la lunghezza, un itinerario che da Ponte Vecchio arriva a Valstagna, nel cuore della Valbrenta, ma che si può iniziare anche da alcuni punti sparsi nei comuni coinvolti (Campese, Solagna, Campolongo, San Nazario).




Lazio • Castelli Romani

Frascati e dintorni

Lunghezza: circa 30km

Mezzo consigliato: Automobile