Tradizioni e feste • Dolci tipici
Festa del Papà: come nascono le Zeppole di San Giuseppe?

La Festa del papà si celebra il 19 marzo. Come nasce questa festa e perché le zeppole di San Giuseppe si chiamano così? Ti sveliamo il suo significato e come vengono realizzate nelle varie regioni d'Italia.

La festa del papà in Italia assume un duplice significato. Da un lato, la Chiesa cattolica celebra la figura di San Giuseppe, sposo di Maria e padre di Gesù, elevandolo a modello di protezione e amorevolezza per tutte le famiglie. Dall'altro, si festeggia la Festa del Papà, un momento per omaggiare l'amore incondizionato e la dedizione dei nostri papà.

Nel corso del XIX secolo, San Giuseppe venne proclamato protettore dei padri di famiglia, consolidando il legame tra la ricorrenza religiosa e la celebrazione laica del papà. La data del 19 marzo, inoltre, coincide con la fioritura dei gigli, simbolo di purezza e castità, qualità spesso associate alla figura paterna. Secondo la tradizione, un giglio fiorì miracolosamente tra le mani di San Giuseppe, confermando la sua scelta divina come sposo di Maria.

Dalle focacce romane alle zeppole moderne

Le zeppole di San Giuseppe affondano le loro radici in un antico rituale pagano, legato alla primavera e al risveglio della natura. In epoca romana, in occasione delle feste in onore di Cerere, dea dell'agricoltura, venivano preparate focacce a forma di serpente, simbolo di fertilità.Zeppole di San Giuseppe

Con l'avvento del Cristianesimo, la tradizione si è evoluta e la focaccia si è trasformata nella zeppola, assumendo un significato religioso: la forma richiamava il bastone di San Giuseppe, mentre la crema pasticcera simboleggiava la purezza e la fecondità.

Le zeppole di San Giuseppe come le conosciamo oggi sono il frutto di una lunga evoluzione. Le antiche frittelle romane si sono arricchite nel corso dei secoli, grazie all'estro e alla maestria di pasticceri come il bravo Pintauro.

Pintauro, rivisitando la ricetta originale, ha dato vita alle zeppole moderne, caratterizzate da un impasto più ricco di uova, strutto e aromi, e da una doppia frittura che le rende dorate e croccanti. La farcitura con crema pasticcera e amarena sciroppata completa l'opera, creando un connubio di sapori irresistibile.

Le zeppole di San Giuseppe prende la sua storia ufficiale documentata inizia nel 1837. È in quell'anno che il gastronomo napoletano Ippolito Cavalcanti, discendente del celebre poeta Guido, inserisce nel suo trattato "La Cucina Teorico Pratica" la prima ricetta ufficiale del dolce in lingua napoletana. 

Le prime attestazioni risalgono addirittura al 1700, come testimoniato dalle monache del Monastero di San Gregorio Armeno o dalle monache del Monastero della Croce di Lucca. Erano le abili mani di queste devote donne a impastare le prime zeppole, dando vita a un dolce conventuale che ben presto si diffuse in tutta Italia.... leggi il resto dell'articolo»

Come vengono realizzate le Zeppole di San Giuseppe nelle varie regioni d'Italia?

Campania: la regina indiscussa è la zeppola napoletana. Un tripudio di gusto: fritta alla perfezione, soffice e dorata, si arrende ad una morbida crema pasticcera, impreziosita da un'amarena sciroppata e una delicata spolverata di zucchero a velo. Un capolavoro che conquista il palato ad ogni morso!

Puglia: la tradizione campana incontra la golosità del cioccolato. Le zeppole pugliesi, simili a quelle campane, si tingono di un colore bruno intenso, regalando un'alternativa irresistibile ai più golosi. Ma non solo: la crema pasticcera e l'amarena classica lasciano spazio a varianti con cioccolato.

Sicilia: la sfincia di San Giuseppe conquista il palato con la sua morbidezza. Fritte nello strutto, queste delizie siciliane racchiudono un cuore di ricotta arricchita da cioccolato, granella di pistacchi o frutta candita. Un vero e proprio viaggio sensoriale che celebra la tradizione isolana.

Lazio: a Itri, in provincia di Latina, le zeppole si trasformano in piccole frittelline di pasta lievitata. Dorate e fragranti, si cospargono di zucchero o miele, per un tocco di semplicità che conquista il palato.

Calabria: tre varianti per una regione ricca di sapori. Le zeppole cosentine ricalcano la tradizione campana e pugliese, con l'aggiunta di una versione al forno. Le reggine si distinguono per il ripieno di ricotta e buccia di limone, mentre le catanzaresi, cotte al forno, si avvalgono di un morbido ripieno di ricotta.

Molise e Abruzzo: a L'Aquila, le zeppole assumono la forma di ciambelle, semplici e delicate, cosparse di zucchero semolato. Un tocco di dolcezza che accompagna la festa del papà in queste regioni.

Zeppole di San Giuseppe

Chef Massimo Piccolo - Flora Restaurant

La zeppola dello chef Massimo Piccolo (Restaurant Flora)

Non può di certo mancare una ricetta da poter provare a far a casa. Ti proponiamo quella dello Lo chef Massimo Piccolo, del rinomato Flora Restaurant di Roma, una delle sue personalissime ricette da seguire passo passo per un finale goloso!

Ingredienti 

Pasta choux:

  • 125 g di farina 00
  • 125 ml di acqua
  • 50 g di burro
  • 2 uova grandi (gr 125)
  • 3 g di sale

Crema Pasticcera:

  • 3 tuorli
  • 75 g di zucchero
  • 15 g di farina 00
  • 10 g di fecola patate
  • ml 200 di latte
  • Vaniglia mezza bacca

Per la decorazione:

  • q.b. zucchero a velo
  • Amarene sciroppate

Procedimento

In un pentolino mettere acqua, burro e sale. Far sciogliere il burro e portare a bollore, a questo punto aggiungere la farina girando con una frusta per far formare la tipica pasta choux che sarà pronta solo quando si staccherà con facilità dalle pareti del pentolino.

Dopodiché trasferire la pasta choux in una planetaria ancora tiepida e aggiungere le uova facendole incorporare bene una alla volta. Una volta completato l’inserimento delle uova all’impasto trasferirlo in un sac à poche e formare su una teglia dei cerchi lasciando libero il centro in modo che si formi un piccolo foro.

Infornare in forno statico per 10 minuti a 200° e poi continuare la cottura per altri 20 minuti a 180°. Quando l’impasto sarà ben cresciuto togliere la teglia dal forno, far raffreddare, e iniziare a fare la crema pasticcera classica mettendo a riscaldare il latte.

Fuori dal fuoco preparare il pastello di tuorli, zucchero, vaniglia e le polveri (farina 00 e fecola di patate) ben setacciate. Incorporare il latte al pastello, tornare sul fuoco girando continuamente.

Far freddare la crema e poi guarnire le zeppole al centro dove si è formato il tipico foro. Finire il tutto con due o tre amarene sciroppate e abbondante zucchero a velo.

Un dolce simbolo di festa e tradizione. Le zeppole di San Giuseppe, nelle loro diverse varianti regionali, rappresentano un elemento di unione e condivisione. Un morso di storia, cultura e gusto che rende questa giornata speciale ancora più dolce.

E tu, quale zeppola sceglierai per festeggiare?



La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

Accetto l'informativa sulla privacy e di ricevere le newsletter*