Cucina regionale • Carnevale
7 regioni d'Italia con i loro prodotti tipici di Carnevale: un viaggio goloso

Il Carnevale è un periodo di festa e di gioia, e in Italia questo si traduce anche in un tripudio di sapori e di specialità gastronomiche. Ogni regione ha le sue tradizioni culinarie legate a questo periodo, con dolci e salati che deliziano il palato di grandi e piccini. Scopri i prodotti tipici di Carnevale da assaggiare in questo periodo.

Dolce e Biscotto con farinella Il dolce alla Farinella di Profumi dal Ponte ad Alberobello 

1. Farinella Putignano - Puglia

La farinella è la protagonista indiscussa del Carnevale di Putignano e simbolo della tradizione contadina pugliese. Un piatto semplice, a base di ceci e orzo tostati, che racchiude in sé il sapore autentico della terra.

Nata come pasto semplice dei contadini, la farinella era preparata pestando i legumi nel mortaio e consumata con erbe selvatiche e cipolla. Un piatto unico, nutriente e ricco di storia, che nel tempo ha conquistato anche i palati più raffinati dei nobili, arricchendosi con sughi e verdure.

Non solo farinella, ma puoi trovare anche le intorchiate, biscotti intrecciati con mandorle, dal gusto morbido e fragrante. Le sasanelle, deliziosi biscotti a base di noci, mandorle e vincotto, perfetti per un dessert goloso. Le cartellate, tipiche in tutta la Puglia, con la loro sfoglia croccante e il condimento di miele.

2. Castagnaccio a Carnevale in Toscana

Il castagnaccio è un dolce tipico della cucina toscana, le cui origini risalgono all'epoca romana. In passato, le castagne rappresentavano un alimento fondamentale per le popolazioni rurali, che le utilizzavano per preparare diversi piatti, tra cui il castagnaccio.

La tradizione di associare il castagnaccio al Carnevale in Toscana ha diverse radici. In primo luogo, il periodo di Carnevale coincideva con la fine del raccolto delle castagne, che venivano quindi utilizzate per preparare questo dolce.

Inoltre, il castagnaccio era un dolce semplice e poco costoso, adatto alle famiglie meno abbienti che non potevano permettersi altri tipi di dolci più elaborati.
Nel corso del tempo, il castagnaccio si è arricchito di varianti e ingredienti diversi, come l'uvetta, i pinoli e il rosmarino. La ricetta base, tuttavia, rimane semplice e fedele alla tradizione.... leggi il resto dell'articolo»

3. Le Origliette di Mamoiada - Sardegna

Dolci tipici del Carnevale in Sardegna, le Origliette di Mamoiada, conosciute anche come sas orulettas, sono un vero e proprio simbolo della tradizione culinaria isolana. La loro forma caratteristica, che ricorda un orecchio (da cui il nome "origlia" in sardo), le rende uniche e irresistibili. Preparate con un impasto semplice di farina, zucchero, uova e strutto, vengono fritte in olio caldo e poi immerse in un bagno di miele.
Le Origliette di Mamoiada si presentano generalmente in due forme:

  • A fiore: la più diffusa, con una corolla di petali dorati che richiama la gioia del Carnevale.
  • A ruota di carro: una variante più rustica, che evoca la tradizione contadina della Sardegna.


4. I Tapit Oleggio - Piemonte

I Tapit, tipici dolcetti di Carnevale di Oleggio, nascono da una leggenda legata alla maschera locale Pirìn. Si narra che Pirìn, per vendicare i soprusi del Duca di Milano Bernabò Visconti, ideò un piano diabolico: preparare dei biscotti avvelenati all'arsenico da offrirgli. Il suo intento era liberare Oleggio dalla tirannia del Duca.

Tuttavia, il complotto venne scoperto e Pirìn condannato a morte. La sua salvezza arrivò inaspettatamente dalla Compagnia Bianca, che su ordine del Marchese del Monferrato Giovanni II, invase i territori dei Visconti.

In memoria di questo evento e del coraggio di Pirìn, nacquero i Tapit, dolcetti a forma di tappo o bottone che ricordano i biscotti avvelenati. La loro dolcezza rappresenta la vittoria del bene sul male e la liberazione dalla tirannia.

5. Testa di Turco Castelbuono - Sicilia

La Testa di Turco è un dolce siciliano che celebra la pace tra due culture. La sua forma ricorda un turbante, simbolo della battaglia del 1091 tra l'Emiro saraceno Belcane e il Conte normanno Ruggero I D'Altavilla.

La leggenda narra che la Vergine intervenne in groppa a un cavallo bianco, ponendo fine alla guerra. Da questa vittoria nacque il bignè gigante, ripieno di crema o ricotta, un omaggio alla gratitudine e al nuovo intreccio di culture.

6. Crescionda di Spoleto - Umbria

La crescionda è un tripudio di sapori e storia racchiuso in un dolce tipico del Carnevale di Spoleto. Le sue origini risalgono al Medioevo, quando era conosciuta come "crescita unta": una focaccia preparata con ingredienti semplici come uova, pangrattato, brodo di gallina, pecorino e cioccolato.

Un'evoluzione golosa, nel corso dei secoli, la ricetta si è arricchita e oggi la crescionda si trova in tre varianti:

  • Alle mele: un gusto classico e intramontabile, perfetto per gli amanti della frutta.
  • La poretta: con un ripieno di ricotta, uvetta e pinoli, per un tocco di raffinatezza. 
  • Tre stati: una vera e propria festa di sapori, con amaretti, budino e cioccolato che si combinano in un'esplosione di gusto.

La crescionda è un simbolo del Carnevale di Spoleto, un momento di festa e condivisione. Il suo sapore unico e la sua storia affascinante la rendono un prodotto imperdibile per chi visita l'Umbria in questo periodo.

7. Tagliatelle Fritte Bologna - Emilia Romagna

Le tagliatelle fritte sono un dolce tipico del Carnevale emiliano-romagnolo, in particolare della zona di Bologna. Le loro origini sono umili, legate alla tradizione contadina di utilizzare ingredienti semplici e poveri. La ricetta si basa infatti su uova, farina, zucchero e scorza di limone, a cui talvolta si aggiunge un goccio di rum.

Le prime attestazioni di questo dolce risalgono al XVI secolo, quando le tagliatelle fritte venivano preparate per festeggiare il Carnevale e altre occasioni speciali. All'epoca, la ricetta era ancora più semplice e prevedeva solo l'impasto di uova e farina, fritto in strisce e poi cosparso di zucchero.

Nel corso dei secoli, la ricetta si è arricchita con l'aggiunta di altri ingredienti, come la scorza di limone e il rum, che conferiscono al dolce un sapore più complesso e aromatico. Le tagliatelle fritte sono diventate così un vero e proprio simbolo del Carnevale emiliano-romagnolo, un dolce goloso e irresistibile che conquista grandi e piccini.

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