Doc Venete
I Colli Berici si vestono di rosso

Una Doc ed il suo Consorzio, una Strada dei Vini, la Ristorazione: finalmente in un Paese famoso per la sua capacità di dividersi e di non fare squadra, ecco un bell'esempio di collaborazione per portare sotto i riflettori un territorio ancora poco noto a livello nazionale ed estero: i Colli Berici.

Giunge quest'anno alla sua sesta edizione la manifestazione nata per far conoscere i vini, i prodotti tipici e la gastronomia dei Colli che si elevano a sud della città del Palladio, Vicenza, e che fanno da cornice alla Riviera con le sue numerose Ville Venete ed altri siti di interesse storico-artistico.


"Gustus" è la radice comune di diversi nomi dati alla manifestazione negli anni e che da tre anni identifica l'evento ospitato in uno splendido palazzo del centro di Vicenza - Palazzo Valmarana Braga - anch'esso opera del Palladio.

Nel 2015 si è voluto dare degna apertura alla manifestazione con una cena di gala, ambientata nelle stesse bellissime sale che ospitano durante il weekend li banchi d'assaggio e le degustazioni guidate.
Il tema della cena non poteva che essere il colore rosso, che ricorda la terra, il calore e i vini più tradizionali per questo territorio: su tutti l'autoctono Tai rosso, ma anche i Cabernet, il Merlot e il Carmenere.

Palazzo Valmarana Braga 

Protagonisti della cena le creazioni di tre giovani Chef - Alberto Basso del Ristorante 3Quarti, Davide Pauletto de Le Vescovane, Andrea Slaviero del Ristorante Enrico VIII - coinvonti dal network Ristoranti Che Passione, i vini della Doc Colli Berici e la grappa della Distilleria Fratelli Brunello di Montegalda.

 

Tre etichette di Tai rosso annata 2014 per aprire la cena e accompagnare gli "Ossi de mas-cio light version" dello chef Alberto Basso del Ristorante 3Quarti:... leggi il resto dell'articolo»

  • il Colli Berici "Riveselle" 2014 di Piovene Porto Godi
  • il Colli Berici Tai Rosso 2014 di Pegoraro
  • il Colli Berici "La Grenade" 2014 di Colle di Bugano

 

Tre interpretazioni di Merlot per accompagnare la "Mortadella di coniglio di casa Vescovane e Trota salmonata di Ferrazza del Tibaldo" dello chef Davide Pauletto de Le Vescovane:

  • il Colli Berici Merlot "Casara Roveri" 2012 di Dal Maso
  • il Colli Berici Merlot "Cicogna" 2012 di Cavazza
  • il Colli Berici Merlot "Torre dei Vescovi" 2013 di Vitevis/Colli Vicentini

 

Proseguendo, tre interpretazioni di Cabernet per accompagnare il "Risotto mantecato all'Asiago stravecchio, melograno e fegatelli di Coniglio" dello chef Andrea Slaviero del Ristorante Enrico VIII

  • il Colli Berici Cabernet "Pian Alto" 2011 di Marcato
  • il Colli Berici Cabernet Sauvignon Riserva "Castello Bricon" 2005 di Vini Cris
  • il Colli Berici Cabernet "Monti Eremiti" 2013 di Cà Basso

cena di anteprima Gustus

A concludere la cena, i dessert sono stati accompagnati dal passito di Garganega di Cà Rovere, il Colli Berici passito "Profumo di sole" 2011, e accompagnata al caffè è stata servita la grappa "La Scura" 30 della Distilleria Fratelli Brunello, una Riserva frutto di ben 48 mesi di affinamento in botte.

 

Non sempre l'abbinamento dei vini serviti con le portate è stato semplice, perché concentrazione e tasso alcolico elevato sono caratteristiche naturali di Merlot e Cabernet dei Colli Berici e in particolare se accompagnati alla speziatura conferita dal passaggio in legno possono facilmente sovrastare piatti dal gusto più delicato, ma certamente la rappresentazione dell'anima rossa, enologicamente parlando, di questa terra è riuscita.

Personalmente ho molto apprezzato come le tre bottiglie di Tai Rosso 2014, annata certamente non facile, hanno espresso perfettamente, ciascuno con le proprie sfumature, il carattere più tradizionale di questo vino, dal colore non troppo carico e dalle note fruttate, che oggi il Consorzio vuole promuovere come portabandiera della pur varia produzione della Doc Colli Berici, che Gustus mette per intero a disposizione della degustazione del pubblico.

La formula di questa Anteprima ha dei margini di miglioramento, ma la buona riuscita di questa prima edizione è certamente di buon auspicio per le prossime.

 

La bellezza della location dà una compiuta rappresentazione della cifra a cui deve aspirare quest'area dell'entroterra Veneziano nella cui storia così bene la bellezza e la ricchezza dell'elemento naturale hanno saputo fondersi con la bellezza dei manufatti dell'uomo.

La tradizione rurale, l'aspirazione al bello e al buono, e l'intraprendenza delle persone, se aiutate da una certa lungimiranza, potranno trovare una degna sintesi anche nella già eccellente produzione enogastronomica, con risultati che aspirino alla qualità ma anche all'apprezzamento di un pubblico vasto.

 

Salute a tutti e non perdetevi Gustus!

 

AG