Giornate Fai d’Autunno - Programma in Lombardia

Dove: Lombardia

Attenzione: questa è la scheda di un'edizione passata. Cerca sul sito o verifica coi riferimenti riportati nel testo se esiste un'edizione in programma per quest'anno.

Giornate Fai d’Autunno - Programma in Lombardia

Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 tornano, per la dodicesima edizione, le Giornate FAI d'Autunno, l'amato e atteso evento di piazza che il FAI – Fondo per l'Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. 

Ecco il programma in Lombardia:

MILANO

Palazzo degli Uffici Finanziari - Agenzia delle Entrate
All'incrocio tra via Manin e via della Moscova, il Palazzo degli Uffici Finanziari – che oggi ospita l'Agenzia delle Entrate – fu costruito negli anni Trenta del Novecento allo scopo di raggruppare i numerosi uffici che si occupavano di tasse e imposte e che fino a quel momento erano situati in sedi sparse per la città. Progettato dal Genio Civile con il coordinamento dell'architetto Eugenio Marelli, si caratterizza per il monumentale ingresso in travertino bianco sormontato al centro da una torretta che intende evocare i campanili di età comunale. Sul fastigio sono collocate quattro statue che simboleggiano la Finanza, il Lavoro, lo Stato e la Legge. All'interno il pubblico visiterà la Loggia della Fortuna, la veranda affacciata sul cortile interno che fino agli anni Novanta ospitava la commissione che al sabato presiedeva all'estrazione del Lotto per la ruota di Milano, i due grandi saloni sormontati da caratteristiche cupole in vetrocemento e il grande salone dell'ex Catasto, visibile come appariva nella prima metà del secolo scorso. Le visite per le Giornate d'Autunno riservano inoltre agli iscritti FAI la possibilità di accedere al caveau mai aperto prima, dove saranno esposti alcuni cimeli della storia finanziaria milanese.

Palazzo della Banca D'Italia. Sede di Milano
In pieno centro cittadino sorge la sede milanese della Banca d'Italia, la cui struttura imponente, la scalinata che precede il cancello monumentale in ferro, bronzo e marmi colorati più alto del portale maggiore del Duomo sono quanto normalmente i milanesi possono ammirare di questo storico palazzo. Durante le Giornate FAI si avrà l'opportunità di visitare il cuore dell'edificio e apprezzarne i capolavori contenuti. Istituita nel 1893 nell'ambito di un riordino complessivo degli organismi di emissione, la Banca d'Italia divenne nel 1926 l'unico istituto autorizzato alla diffusione di banconote e le furono affidati poteri di vigilanza sulle altre banche, successivamente ampliati e potenziati dalla legge bancaria del 1936. Quest'ultima riconobbe formalmente la Banca come istituto di diritto pubblico e avrebbe costituito la norma fondamentale del sistema bancario italiano fino al 1993, quando venne promulgato il vigente Testo Unico in materia bancaria e creditizia. Il palazzo fu eretto su progetto degli architetti milanesi Luigi Broggi e Cesare Nava, dal 1907 al 1912, su un'area di circa 5.000 mq, e si articola in cinque piani – tra cui un piano interrato e un seminterrato – occupati da uffici, depositi e archivi, il Salone del pubblico, gli ambienti di rappresentanza, gli alloggi dei Dirigenti della Sede e di servizio. A partire dall'ingresso su via Cordusio, il percorso di visita proseguirà verso il Salone del Pubblico, lo Scalone d'onore, il velario e le vetrate liberty, il Salone delle assemblee, la Sala del "Tavolo rotondo" e la Sala del Consiglio, la Sala del "Balla" e altri ambienti di Direzione raramente aperti al pubblico.
Teatro Verdi
Nato agli inizi del '900 come sede di una corale esterna del Teatro alla Scala, il Teatro Verdi divenne sala da ballo nel dopoguerra, quindi sala d'incisione, finché negli anni '70 fu restituito alla vocazione teatrale e musicale dall'Arci con la fondazione nel 1975 del Teatro del Buratto, che ne fece la sede delle proprie produzioni nonché un luogo significativo del teatro a Milano. Recettore e promotore del nuovo teatro popolare d'arte, il Verdi si è configurato come importante nodo di diffusione di una nuova cultura teatrale, quella del "teatro d'innovazione", nuova proposta artistica a metà tra il teatro di figura e il teatro di parola. Il Verdi, caratterizzato da stucchi e fregi Liberty risalenti ai primi del '900, è ancora oggi una location di grande prestigio. Con i suoi 200 posti, il palcoscenico in legno e le poltrone in velluto, il Teatro riapre le porte al pubblico milanese in occasione delle Giornate FAI dopo circa quattro anni di chiusura per restauri. Sarà l'occasione per scoprire le origini di questa istituzione culturale, un vero e proprio viaggio nel tempo in cui ripercorrerne le molteplici anime.... leggi tutto»

Piccolo Teatro Grassi
Storica sede del Piccolo Teatro di Milano, il Grassi è situato all'interno di Palazzo Carmagnola, dal nome del comandante Francesco Bussone – detto il Carmagnola – che vi abitava nel 1415. Alla fine del '400 il palazzo era abitato da Cecilia Gallerani, amante di Ludovico il Moro e, dopo svariati passaggi di proprietà, nel 1519 fu venduto alla Città di Milano, che vi collocò dapprima il Mercato delle farine e nel Seicento la Milizia Urbana. Destinato nel Settecento ad Archivio Civico, nel 1786 vi si trasferì l'Amministrazione comunale, che lo ribattezzò Broletto Nuovissimo. Nel 1861 il Comune scelse la più ampia sede di Palazzo Marino e l'edificio divenne sede dell'Intendenza di Finanza, subendo nel 1890-1892 un radicale intervento di restauro. Con l'adeguamento nel 1938-1939 a Dopolavoro Civico, fu dotato di una sala di spettacolo, dapprima teatrale e poi cinematografica. Una pagina molto drammatica lo vide trasformarsi nel 1944 nella sede della Legione Ettore Muti, la polizia politica della Repubblica Sociale Italiana, che ne fece, fino alla Liberazione, un luogo di detenzione e di tortura. Nel gennaio del 1947 divenne finalmente sede del primo teatro stabile italiano su idea di Paolo Grassi e Giorgio Strehler e con l'appoggio del Sindaco Antonio Greppi. Le Giornate FAI saranno l'occasione per raccontare un brano di storia emblematica della città – rievocando le figure di Carmagnola, Leonardo da Vinci e Cecilia Gallerani – di cui restano come testimonianza gli affreschi e il bellissimo soffitto a cassettoni del chiostro. Della storia più recente restano invece le tracce dei bombardamenti del 1943 nel cortile posteriore, solitamente inaccessibile al pubblico. Si visiteranno inoltre gli spazi destinati ad attori e tecnici per approdare quindi in sala, dove riecheggiano le memorie di tantissimi spettacoli che, a partire dal primo Albergo dei poveri che nel 1947 ne inaugurò la nuova vita, sono entrati a far parte della storia del teatro mondiale e della vita milanese.

Il Politecnico per Milano: le attività di studio e indagine sul Duomo
Campus Leonardo oggi costituisce il fulcro di un vero e proprio quartiere universitario, comunemente denominato "Città Studi", che si sviluppa tra le vie Bassini, Ponzio, Mancinelli e Colombo. La più antica tra le sedi del Politecnico di Milano, è stata inaugurata nel 1927 e nel corso dei decenni si è ampliata fino a comprendere nuovi campus e a dare vita al complesso attuale. L'apertura eccezionale durante le Giornate d'Autunno guiderà i visitatori in un percorso alla scoperta dei magnifici documenti originali che raffigurano il Duomo di Milano, conservati nella Biblioteca storica del Politecnico, fino alle più recenti tecniche di indagine. Si visiteranno il Rettorato, l'Aula Natta – dove un video multimediale mostrerà gli interventi in corso sul Duomo – e la Biblioteca storica, con antichi e preziosi documenti, tra i quali spicca un'edizione del 1521 del De Architectura di Vitruvio. Le visite di Giornate FAI saranno un'occasione unica per raccontare un pezzo di storia cittadina, custodita per le generazioni future anche grazie al costante lavoro dei professori del Politecnico.

BERGAMO

Sant'Agostino: 700 anni di storia - Università degli Studi di Bergamo
La Chiesa di Sant'Agostino è un unicum nella città. Dalla sua posizione lungo le Mura Veneziane, accanto alla porta alla quale dà il nome, domina sulla parte bassa di Bergamo e, al contempo, gode della vista della Città Alta che si apre, splendida, davanti a lei. Costruita con ogni probabilità a partire dal 1290, fu sconsacrata con la soppressione degli ordini religiosi da parte della Serenissima a fine '700; divenne quindi caserma, maneggio, archivio e alloggio. Acquisita dal Comune nel 1966, oggi è stata rifunzionalizzata come aula magna dell'Università degli Studi di Bergamo, grazie ad accurati e impegnativi restauri condotti dal 2014 in accordo fra gli enti. Ad aprile 2023 si è concluso il recupero di gran parte delle cappelle, mentre il 15 settembre è stato inaugurato il chiostro piccolo, con la scoperta di rilevanti fregi affrescati in una sala del secondo piano. Il complesso religioso è composto dalla chiesa, dal convento e da due chiostri. La facciata tardo gotica con tetto a capanna è costituita da blocchi di arenaria squadrati. Elegante nella sua semplicità, l'esterno non abbonda di elementi architettonici, mentre all'interno l'unica navata di circa 1000 mq è un trionfo affrescato di cappelle e absidi, con opere di altissima qualità che testimoniano oltre tre secoli di campagne decorative. Con una chicca sensazionale: il tetto di legno completamente rivestito da tavelle dipinte a tempera nel '400 raffiguranti figure angeliche, allegoriche e floreali. Accessibile al grande pubblico solo in occasione di conferenze, convegni e manifestazioni, in occasione delle Giornate FAI, grazie alla disponibilità dell'Università degli Studi di Bergamo, si potranno ammirare da vicino le stratificazioni di affreschi realizzati durante quattro secoli.

BRESCIA

La musica e i giovani: il Palazzo Martinengo Cesaresco dell'Aquilone
Situato in pieno centro storico, il Palazzo sorge all'interno dei confini di quella che fu la Brixia romana, area in cui si incontrano le vestigia di una domus del I secolo a.C. e un complesso termale del III secolo d.C. Fu ristrutturato nella seconda metà del Cinquecento su progetto dell'architetto Ludovico Beretta, che già si era distinto in città per la sistemazione della facciata dei portici e dell'orologio in Piazza Loggia, e si colloca in questa fase la realizzazione del grande atrio di ingresso, il salone superiore e l'avancorpo verso il cortile d'onore; nel secolo successivo verrà costruita la Sala Rossa, la segreteria dell'Istituto Arici e, al piano superiore, le otto sale che saranno affrescate negli ultimi anni del Settecento da Giuseppe Manfredini e da Giuseppe Teosa in stile neoclassico. Nell'Ottocento l'architetto Berenzi realizzò una serie di opere che videro, fra l'altro, la realizzazione della palazzina che chiudeva a nord il cortile d'onore, poi distrutta dai bombardamenti del 1944. Fra il 1883 e il 1885 la proprietà venne venduta dal conte Francesco alla Società di Santa Brigida, che agiva per conto dei Padri gesuiti e l'intero complesso venne trasformato a uso scolastico. La visita si snoderà lungo due percorsi, uno archeologico e uno storico/artistico. Il pubblico sarà guidato in un primo momento alla scoperta dei resti di epoca romana che emersero negli anni '60 del secolo scorso durante i lavori di costruzione della palestra e della cappella (già danneggiati dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale), mentre la seconda parte della visita riguarderà i locali affrescati da Manfredini e Teosa in epoca neoclassica.

LIMBIATE (MB)

Villa Crivelli, Arconati, Pusterla e Istituto Castiglioni
Villa Crivelli, Arconati, Pusterla sorge in posizione dominante all'interno di un grande complesso, originariamente completamente adibito a parco, che negli ultimi due secoli ha subito una radicale trasformazione anche per via della costruzione di alcuni padiglioni di un Ospedale Psichiatrico ormai dismesso. Costruito sul leggendario castello medievale dei Pusterla, il palazzo venne trasformato nel '700 in una sontuosa villa di delizia progettata da Francesco Croce, con gli affreschi di Giovanni Angelo Borroni e il grande giardino, dove per la prima volta si produsse il vino Tokaji ungherese. Questa splendida residenza, allietata da visite di regnanti e della migliore nobiltà europea, venne scelta da Napoleone come sua prima residenza lombarda e luogo del matrimonio delle sorelle. Decaduta e poi adattata a manicomio, l'edificio è proprietà della Provincia di Monza e Brianza ed è sede dell'Istituto Statale Agrario "Luigi Castiglioni", celebre botanico illuminista premiato da Napoleone stesso.

PIATEDA (SO)

Centrale idroelettrica di Venina
La centrale idroelettrica di Venina è parte dell'asta idroelettrica di Venina e sfrutta le acque provenienti dall'opera di presa di Vedello e di Armisa. Il ramo di Vedello ha origine dalla presa omonima, posta a quota 1.028 metri s.l.m., che raccoglie le acque dello scarico della centrale di Vedello e le portate residue dei torrenti Caronno e Venina. Immediatamente a valle della presa del Serio, il canale principale confluisce nella parte in galleria del serbatoio del Gaggio. Si tratta di un impianto che venne realizzato dalle S.A. Acciaierie e Ferriere Lombarde, per alimentare i propri impianti siderurgici. La centrale di Boffetto a Piateda (1917-1919), sorta lungo il corso del fiume Adda, sarà il primo impianto idroelettrico realizzato dalle Acciaierie e Ferriere Lombarde in questi territori. L'impianto di Venina è entrato in esercizio il 1° gennaio 1923 (si celebra quindi il centenario) e in seguito, divenuta parte di Sondel Spa, dopo l'assorbimento di quest'ultima in Edison è entrata a far parte del patrimonio industriale del Gruppo. Si tratta di un edificio imponente, un parallelepipedo massiccio, il cui eccesso decorativo stride con gli stilemi tipicamente locali, composto di due fabbricati vicini, di cui il maggiore contiene il macchinario di generazione, il quadro di manovra a 6.600 Volt e il quadro di comando. Nell'altro fabbricato sono installati i trasformatori elevatori, gli interruttori in olio, le sbarre di smistamento e gli scaricatori a getto liquido a 75.000 Volt. Il monumentalismo eclettico di questo edificio celebra le imprese delle società elettriche e si impone come un'architettura "di conquista". Grazie alle Giornate FAI il pubblico potrà avvicinarsi ai difficili ma affascinanti meccanismi di funzionamento di una centrale elettrica antica ma allo stesso tempo all'avanguardia. Un luogo ricco di storia, strettamente legato alle tradizioni e al lavoro della Valtellina e dei suoi territori.

PREDORE (BS)

Motonave Capitanio 1926
Prossima alle celebrazioni per il centenario, la motonave Capitanio 1926, patrimonio storico della navigazione sul Sebino, era in origine un piroscafo, costruito sulla spiaggia di Genova per la Società di Navigazione a Vapore del Lago d'Iseo, dalla S.A. Cantieri Cerusa di Voltri. Sostituito nel 1931 il motore a vapore con un diesel, divenne motonave. Nella Seconda guerra mondiale fu mitragliata in un'incursione aerea effettuata da una pattuglia di Spitfire alleati che avevano come obbiettivo il danneggiamento del ponte di Sarnico. La nave, incendiatasi, andò in disarmo. Nel 1950 l'Italsider la trasformò in rimorchiatore per il traino delle chiatte che trasportavano i carri ferroviari dallo stabilimento di Lovere allo scalo di Paratico. Dismessa dal servizio, fu acquistata da armatori per uso diportistico. Ora è gestita dall'Associazione La Capitanio 1926. Con scafo in lamiera chiodata lungo 24 metri e largo 4,40, un ponte di coperta, quattro paratie stagne e zavorra in cemento, il suo elemento maggiormente caratterizzante è il dritto di prua, che si erge per ben 3 metri, perfettamente verticale e caratteristico di imbarcazioni di maggior stazza. Nel vano principale che ospitava la caldaia a vapore ora si trova una zona living nello stile dell'epoca. L'interno è completato dalla cabina del capitano con servizio igienico separato e dalla cabina per il marinaio. Le dimensioni dello scafo e le dotazioni di bordo recentemente approvate con il rinnovo della licenza di navigazione fino al 2027 consentono un impiego in tutta sicurezza e la traversata dell'intero bacino del Sebino in meno di due ore. Oggi, oltre alla conservazione e valorizzazione dell'imbarcazione, è in progetto la realizzazione di un Museo Galleggiante e Itinerante sulla Marina lacustre. I visitatori delle Giornate FAI potranno salire a bordo e visitare l'intera struttura, dalla sala motori alle cabine.

Elenco completo dei luoghi visitabili e modalità di partecipazione all'evento su:
www.giornatefai.itwww.fondoambiente.it

La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

Accetto l'informativa sulla privacy e di ricevere le newsletter*

Giornate Fai d’Autunno - Programma in Lombardia

Coordinate dell'evento

Titolo: Giornate Fai d’Autunno - Lombardia

Luogo: Luoghi FAI aderenti in Lombardia - Milano (MI)

Periodo / giorno di svolgimento: -

Organizzatore / promotore dell'evento: FAI - Fondo Ambiente Italiano

Per approfondire sul web: https://fondoambiente.it/

Per approfondire sui social : https://www.facebook.com/fondoambie...






Resta aggiornato su eventi e sagre
scaricando l'app
di
Itinerari nell'Arte e Itinerari nel Gusto!

itinerApp - appuntaeventi

Disponibile su Google Play
Scarica da Apple Store