Ritorna l’atteso evento con l’Ovada DOCG e la cucina della tradizione monferrina, due eccellenze del territorio interpretate dai maestri del gusto: vignaioli e cuochi.
L’iniziativa organizzata dal Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG propone un percorso per le colline dell’Alto Monferrato Ovadese, modulabile a propria scelta tra 11 ristoratori e 30 vignaioli. Nei ristoranti aderenti al programma Ovada Mon Amour è possibile abbinare i piatti della tradizione all’Ovada DOCG dei produttori appartenenti al Consorzio. Conservando tre collarini delle bottiglie consumate, sarà possibile riceverne una in regalo, da ritirare presso una qualsiasi delle cantine del consorzio.
“Ovada Mon Amour è un evento dedicato alla nostra terra, ai sapori che la contraddistinguono e soprattutto all’Ovada DOCG, un dolcetto dalle caratteristiche così diverse dagli altri che, riprendendo le parole di Mario Soldati, lo si distingue da maggior profumo, maggiore gradazione, maggiore densità e una maggiore possibilità di invecchiamento” hanno dichiarato i consorziati dell’Ovada DOCG, che aggiungono “chi partecipa all’iniziativa avrà l’opportunità di sperimentare un’immersione autentica nella tradizione dell’enogastronomia dell’Alto Monferrato Ovadese, degustando quello che intende affermarsi come uno dei grandi vini rossi piemontesi”.
Italo Danielli, Presidente del Consorzio, ricorda anche che “la manifestazione si inserisce nel piano di promozione, in Italia e all’estero, delle eccellenze enologiche e enogastronomiche dell’Ovadese, che da sempre sono il simbolo della nostra cultura”.... leggi tutto»
OVADA DOCG
L’Ovada DOCG è un vino rosso prodotto da uve Dolcetto nell’Alto Monferrato Ovadese, zona del sud del Piemonte, alle pendici degli Appennini Liguri, sulla base di un disciplinare di particolare rigore.
L’uva Dolcetto caratterizza da sempre i vigneti della zona, al punto da essere stata anche definita Uva di Ovada, o, dai naturalisti, Uva Ovadensis. Il Dolcetto non deve far pensare ad un vino dolce, deriva infatti dal termine dialettale 'dusset' che significa dosso o collina, connotazione del paesaggio dell’ovadese.
Le caratteristiche dei terreni e del microclima, interpretate dall’esperienza dei vignaioli, esaltano le connotazioni migliori delle uve permettendo di ottenere vini di maggior struttura e longevità rispetto ai dolcetti di altre zone.