Cossano Belbo, in provincia di Cuneo, è un piccolo paesino situato al centro della Valle Belbo, nella bassa Langa a circa 30 Km da Alba e da Asti nella parte sud orientale del Piemonte.
La principale risorsa di Cossano Belbo è la coltivazione della vite, in particolare del Moscato d’Asti (Cossano Belbo è infatti compreso nei 52 Comuni appartenenti alla zona tipica di produzione del Moscato d’Asti “DOCG”) oltre che del Furmentin (per non privarci della desinenza tipica) e del Dolcetto.
Non mancano gli aspetti storici legati a questo comune. Nel Medioevo l'antico borgo di Coxanum era al centro di un percorso obbligato nel commercio di panni e di tessuti pregiati tra i territori oltremontani e il marchesato di Genova. All'inizio del mese di marzo del 1274 i mercanti astigiani inviarono verso la Riviera venti "troselli" di panno francese e venti fasci di tela, caricati ognuno su una bestia da soma. I Marchesi Manfredi e Giacomo di Busca aggredirono, a Cossano Belbo, il convoglio diretto a Genova, sequestrarono la merce e rimandarono i mercanti a piedi ad Asti. Il rifiuto di Busca alla richiesta di restituzione,scatenò, la sera del 24 marzo 1274, una sanguinosa battaglia tra 10000 fanti astigiani e l'esercito degli Angioini.
Prodotti tipici: Tajarin, ravioli al plin, salamin, trifolin, farina del Mulin, Furmentin e Bon vin, sono le proposte enogastronomiche d’autore che hanno reso celebre il piccolo Paese di Langa.
Foto: Di Andrea Marchisio - Opera propria, (credits)