Narni (TR)

Narni (TR)

Narni è un comune della provincia di Terni in Umbria che conserva intatte molte tracce del suo glorioso passato. Narni era già abitata nel Paleolitico, divenne colonia romana e centro strategico lungo la via Flaminia. Il centro storico conserva molti edifici di interesse e ospita durante l'anno Feste Storiche di grande tradizione.

Cose da fare e da vedere a Narni

Da visitare la Cattedrale romanica nella quale si trovano opere del Rossellino e di altri famosi artisti, della chiesa di San Francesco e del Palazzo dei Priori, costruito nel 1275 probabilmente da Gattapone da Gubbio e posto nella omonima piazza medioevale. Meritano una visita anche il Palazzo Comunale, il Museo Civico, ospitato nel palazzo settecentesco della nobile famiglia Eroli che vanta opere del calibro del Benozzo Gozzoli e del Ghirlandaio, la Chiesa di Santa Restituta e i Giardini di San Bernardo, dai quali si può ammirare la splendida vallata del fiume Nera e dai quali si accede anche ai sotterranei di San Domenico e al meraviglioso percorso di “Narni Sotterranea”, l’antica Chiesa di San Domenico oggi sede della biblioteca e dell’archivio di Stato e la meravigliosa chiesa romanica di Santa Maria Impensole.

Ai margini del centro storico si trovano la possente Rocca Albornoz costruita intorno al 1370 da Ugolino di Montematre e recentemente restaurata, e il Ponte d’Augusto, costruito nel 27 a.C. A pochi chilometri di distanza è possibile ammirare lo Speco di S. Francesco, l’Abbazia di San Cassiano e la Chiesa protoromanica di Santa Pudenziana.

A settembre Narni rivive il suo Medioevo nelle piazze e nei vicoli grazie alla Rivincita, l’appendice della Corsa all’Anello di maggio. Si tratta di una rievocazione storica che consente di valorizzare le bellezze architettoniche di Narni attraverso spettacoli, per ricostruire luoghi e momenti della storia del Trecento e della tradizione locale: bandiere, arredamenti, bando di sfida, musica e ovviamente la rivalità fra i Terzieri – Mezule, Fraporta e Santa Maria – i cui abili cavalieri si sfideranno nel “campo de li giochi” per la conquista dell’ambito premio, l’anello d’argento.

Riproposta dal 1969, la Corsa all’Anello si distingue nel panorama delle Feste Storiche nazionali ed europee per la minuziosa ricerca dei collegamenti con la propria tradizione. Di certo la gara, che rappresentava l’evento di punta dei festeggiamenti in onore del Beato Giovenale, affonda le sue radici almeno nel 1371. Ogni Terziere scende in campo con tre cavalli e altrettanti cavalieri; questi si affrontano un circuito elissoidale dove, al centro dei due rettilinei, sono posti due porta anelli, dai quali i cavalieri devono infilare con una lancia della lunghezza di 2,60 metri un anello del diametro di 6 centimetri; vince chi arrivando prima al terzo anello, tramite un congegno elettrico fa cadere l’anello all’altro cavaliere.

Tra uno spettacolo e l’altro vale la pena assaggiare un buon piatto di manfricoli, delizioso primo piatto della tradizione locale che viene impastato con l’acqua di Stifone, una località lungo il fiume Nera la cui sorgente ha un sapore particolare; simili alle tagliatelle ma più spessi, nascono dall’impasto di acqua e farina di grano duro, senza usare l’uovo; per la loro lavorazione si utilizza la classica “spianatora” (una tavola di legno ricoperta di farina) e un sapiente lavoro manuale di allungamento e arrotondamento per ottenere delle lunghe cordicine di pasta: da qui il nome di manfricoli, ovvero “sfregati a mano”.

Foto: di ImagoAnimae - Opera propria (credits)