Museo del Vino di Cantine Giacomo Montresor

Museo del Vino di Cantine Giacomo Montresor


Centotrent’anni, tre secoli attraversati in un crocevia di generazioni, una storia viva da preservare e raccontare a futura memoria. Il cammino è di Cantine Giacomo Montresor, tredici decadi di storia (1892-2022) nel cuore della Valpolicella raccontati in un Museo inaugurato nel dicembre 2022.

Il museo si disloca su un’area ristrutturata della cantina di 500 metri quadrati. Tre sono i fili conduttori della narrazione. Prima di tutto la storia di Cantine Giacomo Montresor nella liaison con la città di Verona. Lo dice la stretta vicinanza geografica dell’azienda, a due passi dal centro storico della città, lo confermano le scelte strategiche della cantina nel corso dei decenni sempre in piena sintonia con il territorio circostante.
La seconda sezione è dedicata alla tradizione vitivinicola narrata attraverso i suoi “attrezzi” agricoli, da inizio Novecento ad oggi: antiche botti, tini, pigiatrici, aratri, strumenti della campagna e tanto altro. A raccontare questa storia è un virtuale “fattore” della cantina che attraversa i decenni in un viaggio arricchito da tradizioni e cultura popolare.
L’ultima sezione pone lo sguardo al territorio della Valpolicella nella sua interezza: clima, paesaggio, uve, strumenti di vinificazione e soprattutto l’appassimento delle uve e la storia dell’Amarone. È la testimonianza che il vino nasce dalla terra e dalla cultura che lo circonda e che ogni bottiglia Montresor è un tutt’uno con il paesaggio da cui trae linfa.

Il museo proprio per la sua caratterizzazione culturale è gratuito e aperto al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 19.

si disloca su un’area ristrutturata della cantina di 500 metri quadrati. Tre sono i fili conduttori della narrazione. Prima di tutto la storia di Cantine Giacomo Montresor nella liaison con la città di Verona. Lo dice la stretta vicinanza geografica dell’azienda, a due passi dal centro storico della città, lo confermano le scelte strategiche della cantina nel corso dei decenni sempre in piena sintonia con il territorio circostante.
La seconda sezione è dedicata alla tradizione vitivinicola narrata attraverso i suoi “attrezzi” agricoli, da inizio Novecento ad oggi: antiche botti, tini, pigiatrici, aratri, strumenti della campagna e tanto altro. A raccontare questa storia è un virtuale “fattore” della cantina che attraversa i decenni in un viaggio arricchito da tradizioni e cultura popolare.
L’ultima sezione pone lo sguardo al territorio della Valpolicella nella sua interezza: clima, paesaggio, uve, strumenti di vinificazione e soprattutto l’appassimento delle uve e la storia dell’Amarone. È la testimonianza che il vino nasce dalla terra e dalla cultura che lo circonda e che ogni bottiglia Montresor è un tutt’uno con il paesaggio da cui trae linfa.
Il museo proprio per la sua caratterizzazione culturale sarà gratuito e aperto al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 19 (escluso il lunedì fino al 31.12.2022. Da gennaio l’apertura sarà tutti i giorni).

Wineshop
Come in tutti i musei, la visita si concluderà presso il wineshop completamente rinnovato. All’interno sarà possibile trovare tutte le referenze delle varie annate di Montresor, così come ci sarà la possibilità di degustare i vini.
Lo spazio ospita anche una grande opera artistica (9,25x2,50) di Emanuele Marchesini realizzata utilizzando materiale della filiera vitivinicola (resine, vino, vinaccioli, vinacce, raspi, foglie di vigna, pigmenti). “Dionisiaco e Apollinea”, questo il titolo dell’opera, si ispira alla filosofia di Nietzsche, il quale individua nell’uomo un equilibrio tra spirito dionisiaco e apollineo, tra caos e razionalità. Il vino è l’elemento che reca in sé la follia e la ragione.