La manifestazione, dedicata principalmente al vino e ai suoi produttori, ha il suo fulcro in “Centolambruschi”, una grande enoteca a cielo aperto, dove i sommelier accompagnano la degustazione guidata con l’abbinamento a prodotti tipici locali.
La Spergola, come prima di lei il Lambrusco, interpreta alla perfezione la volontà di rilanciare la cultura del buon bere rimanendo strettamente legati al territorio.
Ricordiamo infatti che il vitigno è autoctono e il terreno sul quale cresce è quello delle colline argillose che vanno da Castellarano a Bibbiano, comprendendo ovviamente anche Albinea. Oggi, questo vitigno, sta vivendo la sua seconda giovinezza.
Non restava che trovarle un palcoscenico adatto per incoronarla e apprezzarla. Albinea lo aveva fatto aprendole le porte della sua Sagra e invitandola a sedere sul trono accanto al già amatissimo Lambrusco.
Fra il rosso Lambrusco e la bianca Spergola, prodotto da vitigni autoctoni dalle radici antichissime, non mancano le occasioni per incontri culturali, spettacoli, mostre e itinerari enogastronomici.
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