Torna, nel mese di marzo, il Carnevale Savignanese con i suoi colori e l’allegria dei carri allegorici, dei costumi e delle maschere.
Sono circa cento i Carnevali Irpini, a significare che il carnevale si svolge in tutte le aree della provincia e che ogni evento è diverso l’uno dall’altro. Si tratta di un fenomeno culturale richiamante le radici della comunità irpina, di carattere agricole e silvo-pastorale, che resistono alla globalizzazione. Varie sono le espressioni con cui si caratterizzano i carnevali della provincia di Avellino: dalla tarantella alla Zeza, dal ballo ai carri allegorici. Proprio questi ultimi sono i protagonisti del Carnevale Savignanese che si caratterizza, appunto, per la presenza di diversi carri allegorici aventi tema vario. Pur non essendo ben chiara l’origine di tale tradizione, che affonda le sue radici in usanze antiche di secoli, essa deriva quasi certamente dalla similitudine di portare in processione, sia a spalla che su carretti in origine trainati da animali, le raffigurazioni dei santi come voto di devozione. Inoltre, il periodo di Carnevale rappresenta l’unico momento in cui il popolo poteva esprimere i suoi pensieri verso potenti, regnanti, governatori e tutte quelle figure che, se criticate apertamente in altri periodi dell'anno, sarebbero costati la vita. Ecco quindi diffondersi le rappresentazioni ironiche e apertamente in disaccordo con eventi, personaggi e situazioni politiche che si sono evolute, negli anni più recenti, nei carri di Carnevale ad argomento politico.
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