Dopo la manifestazione
ViniVeri 2012, la riscoperta della biodiversità

Una mezza giornata, tanto è il tempo che ho potuto dedicare alla manifestazione, non è certo sufficiente per  conoscere le storie personali e le peculiarità del territorio in cui operano tutti gli espositori di ViniVeri 2012.

Il primo pensiero non può che andare alla riaffermazione del concetto che sta alla base del progetto “Itinerari nel gusto”: il bicchiere di vino che, con minore o maggiore sapienza, ci troviamo a sorseggiare, per quanto straordinario sia il vino come “manufatto”, non potrà mai raccontare tutto delle persone, delle vigne e del territorio da cui si è originato.

Molti dei vini “naturali”, nati da precise scelte di riscoperta della biodiversità, di vitigni autoctoni abbandonati nel passato ed ora ripresi, di profondo rispetto del territorio che il vignaiolo ha deciso di lavorare assecondandone senza compromessi le caratteristiche, hanno bisogno di essere “raccontati”, oltre che assaggiati, per poterli comprendere fino in fondo.

Quale modo migliore, quindi, per approcciare i vini naturali, se non ascoltare questo racconto direttamente dai produttori, persone profondamente appassionate, che riescono a trasmettere nel presentarsi tutta l'energia “naturale” e quell'amore per il loro territorio che cercano di concentrare anche nei loro prodotti.

Questo penso sia il motivo principale per cui i semplici appassionati, che non hanno interessi professionali nel mondo del vino, dovrebbero approfittare di manifestazioni come ViniVeri, per fare un giro virtuale della penisola Italiana (e non solo, viste le numerose presenze straniere), dall'estremo nord, fino alle piccole isole, come l'Isola di Vulcano, Pantelleria o l'Isola del Giglio.

Vale anche la pena di sottolineare come siano spesso le nuove generazioni ad avere voluto fortemente il “ritorno alle origini”, nel segno però della ricerca e della qualità. Questo è certamente un segno confortante per la diffusione di una nuova cultura legata alla biodiversità e alla naturalità, capace di contrapporsi alla standardizzazione del gusto di stampo anglosassone che ha invaso anche il nostro paese a partire dagli anni '80.

Voglio proseguire questo breve racconto della mia presenza a ViniVeri2012 ringraziando particolarmente le persone che si sono dimostrate più disponibili nel raccontare il loro prodotto, ma anche nell'ascoltare del progetto “Itinerari nel Gusto”, senza voler far torto ai tanti che non ho avuto modo di incontrare.

Partendo dal nord l'azienda Haderburg (http://www.haderburg.de/lang/IT/homepage) di cui ho potuto apprezzare gli spumanti, i vini bianchi e il Pinot Nero riserva, che ha una splendida cantina (a Salorno, in provincia di Bolzano) che sembra davvero meritare una visita.... leggi il resto dell'articolo»

Per il Friuli l'azienda Aquila del Torre (http://www.aquiladeltorre.it), di cui ho potuto assaggiare ed ho molto apprezzato i vini bianchi, che dispone anche di un B&B, una ragione in più per programmare una sosta.

Arrivando al Trentino ho incontrato due aziende che fanno parte del Consorzio I Dolomitici (http://www.idolomitici.com), nato per valorizzare la diversità della viticultura Trentina, e precisamente l'azienda agricola Gino Pedrotti (http://www.ginopedrotti.it) e l'azienda di Rosi Eugenio, della Vallagarina. Approfitto per segnalare un evento che il loro Consorzio sta organizzando nella giornata di domenica 3 giugno 2012 a Castel Noarna. Una bella storia di recupero di una vigna secolare di Lambrusco a foglia frastagliata meriterebbe un racconto particolare, ma lo spazio non me lo consente per cui invito tutti a seguire le iniziative di questo gruppo motivato evidentemente da una grande passione per la loro terra.

Restando al nord è la volta del Veneto dove voglio segnalare in particolare il Prosecco, prodotto con seconda rifermentazione in bottiglia e con l'utilizzo di lieviti indigeni, dell'azienda Gatti Lorenzo, di cui da poco ha preso la guida la figlia Carolina, che ho incontrato, e che ci ha ben raccontato le peculiarità del suo vino della Marca Trevigiana.

Sempre in Veneto, a Monselice, visto anche lo splendido contesto, merita senz'altro una visita il Castello di Lispida, dove potrete degustare un vino prodotto con vitigni inusuali per la zona e farvi raccontare le peculiarità di un prodotto assolutamente naturale (http://www.lispida.com).

In provincia di Livorno, in uno splendido contesto naturale, anch'esso meritevole di essere conosciuto direttamente, l'azienda I Mandorli (http://www.vignaimandorli.it/ ), che produce Sangiovese e Cabernet, entrambi in purezza.

Una citazione dovuta anche per il podere Poggio al Gello (http://www.poggioalgello.it), in provincia di Grosseto, una splendida zona per un itinerario enogastronomico, e la riscoperta di un vitigno autoctono, il Pugnitello, che merita una menzione.

Ancora il Bio-Agriturismo Aurora (http://www.viniaurora.it ), a Offida, in provincia di Ascoli Piceno, dove potrete soggiornare e degustare vini tipici delle Doc che circondano il comune, Piceno, Falerio e Offida.

Mi spiace non potermi soffermare su alcune aziende della DOC Montecucco, ma voglio dedicare le ultime righe di questo racconto ad un luogo davvero particolare e splendido, l'Isola del Giglio, nella parte dell'isola meno nota dal punto di vista turistico, dove l'azienda agricola Altura della famiglia Carfagna (http://www.vignetoaltura.it/ ) coltiva delle vigne in un luogo davvero unico, a strapiombo sul mare per produrre un vino bianco, l'Ansonaco, e un rosso.

Il momento migliore per una visita potrebbe essere in concomitanza con l'evento Il Concerto Al Tramonto, che verrà organizzato anche quest'anno verso la fine di Luglio, e di cui non mancheremo di dare notizie più precise più avanti.

Infine un ultimo pensiero va a chi, pochi per la verità, ha comunicato scarso interesse verso la possibilità di avere un canale in più per dare visibilità ai loro prodotti su un mezzo apparentemente così distante dalla concretezza della terra come Internet e il mezzo digitale. Già che la passione che spinge il loro lavoro mira anche alla testimonianza del loro territorio, ebbene, la testimonianza dovrebbe inseguire ogni possibile canale di comunicazione per raggiungere una platea sempre più ampia di persone. Mi sembra quindi che, al di là dell'elemento puramente commerciale, una “finestra” in più sul mondo sia un'occasione da cogliere sempre con interesse.

 

Autore: Antonio Giuliani





Eventi in Italia

Antica Fiera di San Marco - San Bonifacio
Fiera Di San Marco a Lendinara
San Marco in Festa a Creazzo
Fiera di San Marco a Ollastra
GNAM! Festival del Cibo di Strada a Bari
Trasimeno Rosé Festival
Lake Como Wine Festival
Orcia Wine Festival
vedi tutti segnala un evento