Vini Veneti Doc
Vini veneti, anche senza il nome Tocai rimangono l'eccellenza e la qualità

L'ultimo arrivato è il Lison docg, battezzato ufficialmente in questo modo lo scorso aprile al Vinitaly con l'apertura delle prime bottiglie dopo il cambio di nome da Tocai di Lison, il quale va unirsi a Tai doc e Tai Rosso doc a formare il trittico dei vini ricavati dalle uve Tocai, la cui denominazione è stata cambiata a seguito della perdita di una lunga querelle con l'Ungheria, il cui Tokaji ha ottenuto l'escluvisa per quanto riguarda il nome, pur trattandosi di un vino completamente diverso e molto probabilmente ricavato da vitigni importati proprio dal nord-est italiano.

Molte sono state le iniziative per promuovere la "nuova versione" degli storici vini, l'utima delle quali si è appena conclusa all'aereoporto di Venezia: per poco meno di un anno, uno stand dedicato ha informato i viaggiatori in partenza della novità, con degustazioni del prodotto e materiale informativo. L'attività ha ottenuto ottimi riscontri, anche dagli stranieri, che hanno dimostrato di apprezzare molto il made in Italy, soprattutto per quanto riguarda il vino.

Sempre nel progetto globale di riqualificazione del Tai e del Lison, si è svolta la Crociera dei Sapori, in collaborazione con MS Crociere: un viaggio dedicato alla scoperta ed alla valorizzazione non solo dei vini ma anche della gastronomia tipica della regione Veneto.

Il tutto si colloca in un'annata che pare essere stata particolarmente propizia per i vini italiani, soprattutto per quelli rossi, che hanno tratto particolare beneficio dalla stagione estiva scarsa di pioggie e da quella autunnale decisamente più mite rispetto alle medie stagionali.