Oasi del sale
Viaggio tra le saline d'Italia

Il sale è uno degli ingredienti fondamentali della cucina e in passato è stato tanto prezioso da costituire la prima forma di "salario" in epoca Romana. Oggi nei banchi del supermercato possiamo trovare sale di diverse provenienze e caratteristiche, da quello più comune al sale rosa dell’Himalaya, ma a differenza di altri prodotti alimentari non si è portati a considerarlo come prodotto legato ad un territorio e alla sua storia. Vogliamo quindi richiamare almeno in parte questo legame ricordando le saline più importanti e belle d’Italia, luoghi spesso suggestivi, tra cui si possono annoverare anche delle riserve naturali.

E’ un breve viaggio dal nord al sud dell’Italia che non trascura le Isole maggiori.

saline a Trapani

Partiamo dall’Emilia Romagna, più precisamente da Cervia (RA), nel Parco del Delta del Po, dove si trova la salina situata più a nord dell’Italia. Il sale prodotto qui viene definito dolce e integrale data la sua composizione e i metodi di lavorazione utilizzati.
Queste saline sono un luogo di grande interesse naturalistico e paesaggistico popolato da specie protette. E’ riconosciuta Zona Umida di importanza internazionale e Riserva Naturale dello Stato di popolamento animale. Durante la visita delle saline sarà possibile passeggiare in un ambiente unico e suggestivo, in modo particolare all’orario del tramonto, e acquistare direttamente prodotti alimentari e cosmetici a base di sale.
A Cervia è inoltre possibile visitare il museo del sale che ripercorre il percorso storico della civiltà del sale di Cervia.

Se vi trovate vicino alla provincia di Viterbo sicuramente conoscete le saline di Tarquinia, unica salina del Lazio dalle origini antiche. L'attività di estrazione del sale non è più attiva dal 1997 ma rimane comunque un’area protetta. La Riserva Naturale Saline di Tarquinia ospita varie specie di animali, ciò la rende particolarmente interessante per appassionati di birdwatching e fotografia. Tra i punti di interesse si trova un suggestivo Borgo costruito per gli addetti e dove si trovavano alcuni stabilimenti per la produzione.

Ma la salina più grande d’Italia si trova in Puglia: con i suoi 20 km di lunghezza e 5 km di larghezza è ai vertici europei per la produzione media annua di sale (circa 6 milioni di quintali). La salina di Margherita di Savoia era utilizzata per l’estrazione del sale fin dai tempi dell’Antica Roma.

Il viaggio alla ricerca delle origini del sale ci porta anche in Sicilia, in provincia di Siracusa, con le saline di Priolo. La produzione del sale avveniva già nel 1200 e dal 2000 l’area è stata inserita tra le riserve naturali. Nel 2008 ha ricevuto il riconoscimento Oasi più bella d’Italia. La salina di Priolo presenta le caratteristiche ideali per varie specie di flora e fauna. È visitabile tutto l’anno previa prenotazione.

E’ quindi la volta della Sardegna, dove le saline di Cagliari fanno parte del parco regionale di Molentargius. L’attività di estrazione è terminata nel 1985 a causa dell’inquinamento delle acque.
Sono invece tuttora produttive le Saline Conti Vecchi, situate a Assemini, in provincia di Cagliari.... leggi il resto dell'articolo»

Per concludere il nostro viaggio, spostiamo per un attimo lo sguardo fuori dall’Italia, non troppo lontano da noi, nel sud della Francia. Per chi non le conoscesse è doveroso citare le saline della Camargue, con i suoi laghi rosa nei pressi di Aigues-Mortes. Oltre alla grande produzione meccanizzata qui si raccoglie il cosiddetto “flor del sal”, il fior fiore del sale fresco. Questo sale prezioso, chiamato anche “il caviale del sale”, viene raccolto a mano da 12 esperti salinari, durante le giornate estive poco ventose, quando milioni di cristalli di sale cristallizzano sulla superficie dell’acqua. Si tratta di un vero e proprio sale d’autore, riservato alla cucina più raffinata, e molto apprezzato dai grandi Chef.

A chi desidera vivere un'esperienza diversa in una salina consigliamo di partecipare all'evento Rosso Aglio & Bianco Sale che si svolge nel mese di settembre all'interno della riserva naturale orientata delle saline di Trapani e Paceco. I protagonisti della manifestazione sono l'aglio rosso, una varietà di aglio, caratterizzata dall'intenso colore rosso porpora delle tuniche dei suoi bulbilli, e il sale, la cui estrazione costituisce un'importante risorsa economica per la città di Paceco (TP). La rassegna è un'occasione per scoprire i sapori del territorio e per partecipare alle visite guidate della salina, un’importante zona umida che è riserva naturale regionale della Sicilia dal 1995 ed è gestita dal WWF Italia.



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