Mandrarossa e il Vermentino in Sicilia

Mandrarossa, top brand della menfitana Cantine Settesoli, presenta, insieme ad un restyling grafico della sua linea “Innovativi”, una nuova etichetta: Larcéra Vermentino Terre Siciliane IGT Bio 2021.

«Si tratta di un’importante aggiunta alla gamma, spiega il Presidente Giuseppe Bursi, con un vino che interpreta i valori di sostenibilità ambientale che da sempre contraddistinguono saldamente il nostro spirito e agire cooperativo, in ambito agronomico e produttivo. Al contempo introdurre un vermentino siciliano sul mercato vuole ulteriormente affermare l’intenzione di valorizzare le espressioni più straordinarie e inaspettate della nostra isola, dando realizzazione concreta a studi e analisi che da anni la nostra realtà ha portato avanti»

Vermentino in Sicilia

Dal 2005 Mandrarossa ha scelto di puntare sul Vermentino un’uva che comunemente riporta alla mente regioni quali la Toscana, la Sardegna o la Liguria. Eppure questa varietà ha una sua storia tutta siciliana, che vede gli albori negli anni Ottanta, con le prime sperimentazioni che diedero evidenza di come questo vitigno trovasse sull’isola un ambiente molto favorevole al suo sviluppo.

Da qui parte la storia di Mandrarossa che 17 anni fa intraprende uno studio sul vitigno e le sue reazioni nei diversi terroir di un macro-areale di circa 290 ettari. I risultati sono stati così promettenti che nel 2014 il team agronomico della cantina di Menfi si è impegnato in un ulteriore lavoro di zonazione che ha portato a identificare 5 ettari dove questa varietà, tipicamente mediterranea, riesce a esprimersi con vini straordinari. Questi vigneti, a conduzione biologica, si trovano oggi tra i comuni di Menfi, Santa Margherita di Belice e Contessa Entellina (che ospita la contrada che dà il nome all’etichetta).

I micro terroir selezionati presentano tutti le caratteristiche ideali per esaltare al contempo i tratti varietali del Vermentino e territoriali dell’isola, come i suoli calcarei di medio impasto che permettono all’apparato radicale delle viti di scendere a una profondità di oltre 2 metri trovando riserve idriche e componenti minerali che conferiscono al Vermentino di Mandrarossa struttura e sapidità uniche.

«Alleate preziose, sono le escursioni termiche, racconta l’agronomo Filippo Buttafuoco, che conferiscono complessità aromatica, dovute alla prossimità del mare e al contatto con le brezze marine estive, a Menfi, e all’altimetria (tra i 200 e i 390 m slm) degli appezzamenti di Santa Margherita di Belice e Contessa Entellina. Aggiungiamo anche, continua, l’esposizione a sud che garantisce luce e calore alle viti per gran parte della giornata, condizione eccellente per il Vermentino che riesce così a sviluppare grappoli ricchi, sani e perfettamente maturi.»

Questi gli elementi pedoclimatici che permettono al Vermentino Larcéra di restituire una vivida fotografia dei vigneti della Sicilia Sud Occidentale, distinguendosi per struttura, eleganza e un intenso bouquet aromatico di note fruttate e marcatamente saline che definiscono l’identità sicula di questo vino.

Larcéra Vermentino Terre Siciliane IGT si presenta di un intenso giallo dorato con riflessi che virano al verde. Al naso esprime un profilo olfattivo di grande espressività: note di fiori di campo, di paglia, di foglia di pomodoro sono perfettamente integrate a sentori più tipicamente fruttati e iodati. In bocca è fresco, marcatamente sapido, tracciato da un'ottima spalla acida e al tempo stesso avvolgente grazie ad una certa morbidezza perfettamente integrata all'assaggio. Un vino elegante che chiude con un bel finale, pulito e persistente.

Note sulla vendemmia e sulla gestione agronomica

L’annata 2021, che inaugura questa etichetta, ha visto un andamento climatico a misura di Vermentino, varietà che ama il caldo e ben resiste alla siccità. Le piogge primaverili sono state fondamentali per immagazzinare le riserve idriche utili ad affrontare un’estate particolarmente calda e siccitosa, che ha visto giornate con picchi importanti delle temperature nei mesi di luglio e agosto. Particolarmente rilevanti nel periodo estivo le escursioni termiche che hanno registrato variazioni anche di 14°C tra il giorno e la notte, favorendo una maggiore sintesi di aromi e profumi.

La gestione agronomica non ha dunque richiesto interventi particolari, concentrandosi sulla cura dei vigneti e del loro ecosistema attraverso le operazioni volte a garantire la biodiversità e la vitalità del terreno, quali il sovescio con la semina di leguminose (per arricchire il suolo in azoto) e la trinciatura dei tralci eliminati durante la potatura che lasciati sul terreno apportano nuova sostanza organica.

La vendemmia è iniziata nell’ultima settimana di agosto, protraendosi nelle aree a maggiore altitudine, come Contessa Entellina, fino ai primi giorni di settembre. Il raccolto ha dato uve perfettamente mature e sane che hanno portato a vini con un’impronta aromatica particolarmente significativa.

Pubblicato il 04/03/2022