Vini rossi italiani: il Barolo, l'Amarone, i Super Tuscan

Vini rossi Italiani regione per regione


Da nord a sud sono moltissimi i grandi vini rossi italiani. Ormai da diversi anni anche in Italia si è compresa l'importanza di puntare sulla grande qualità per vincere la crescente competizione internazionale, e per questo oggi sono molte le regioni italiane che sanno offrire vini rossi, spesso prodotti da vitigni autoctoni, capaci competere coi grandi rossi francesi.

 

La presentazione dei vini rossi d'Italia non può che partire dal Piemonte e dalla Toscana, storicamente tra le più importanti zone di produzione vinicola a livello europeo e mondiale. In Piemonte e in particolare nelle Langhe nasce il vitigno a bacca rossa considerato insieme al Pinot noir il più nobile: stiamo parlando ovviamente del Nebbiolo, da cui nasce il Barolo, ma anche il Barbaresco, e molte altre grandi espressioni in altre DOC come il Roero.

Parlando di Toscana è inevitabile pensare alle DOCG che hanno reso grande il vitigno Sangiovese: il Chianti Classico e il Brunello di Montalcino su tutti. In tempi più recenti la Toscana si è imposta all'attenzione internazionale anche per i cosiddetti "Super Tuscan", ovvero vini non più legati ai vitigni storicamente autoctoni nella regione, ma prodotti con uve di vitigni internazionali.

Questi vini sono spesso nei primi posti delle classifiche stilate dalle più influenti riviste e guide del settore. E' il caso del Bolgheri Superiore DOC o del Tignanello IGT o ancora del Flaccianello della Pieve IGT. Anche secondo la più recente classifica di Wine-Searcher.com, famoso sito americano del settore, sono i "grandi toscani" gli unici a inserirsi tra i grandi vini francesi tra i vini più ricercati, e per la precisione: il Sassicaia di Tenuta San Guido (al 13esimo posto), il Tignanello della Marchesi Antinori (28), l'Ornellaia (33) e il Masseto (39) della Tenuta dell'Ornellaia, e il Solaia (51), sempre della Marchesi Antinori.

Tra i grandi vini Toscani non si può non menzionare la produzione della Marchesi de' Frescobaldi, col Brunello Castel Giocondo, Nipozzano Riserva Chianti Rufina DOCG, coi vini della Tenuta dell'Ornellaia.

 

Il racconto dei grandi vini rossi italiani non si può però esaurire con i vini Piemontesi e Toscani. Praticamente tutte le regioni italiane vantano infatti produzioni vinicole degne di nota, con punte di eccellenza, anche nel contesto dei vini rossi. Si pensi al Trentino Alto Adige, col suo Pinot nero, ai grandi Merlot (e non solo) del Friuli Venezia Giulia, al Veneto, con l'Amarone.della Valpolicella, alle DOCG lombarde come lo Sforzato di Valtellina (anch'esso prodotto con uve Nebbiolo).

Anche al sud sono molti i vini rossi  DOCG e DOC che possono vantare origini antiche e un presente di grande qualità. A partire del vitigno Aglianico, dal quale nascono vini quali il Taurasi, in Campagnia, e l'Aglianico del Vulture in Basilicata. 

Anche la Puglia spicca con vini di grande tradizione come il Negroamaro e il Primitivo di Manduria o di Martina Franca. La Sardegna mertia certamente una menzione per il suo Cannonau, e la Sicilia per i vini creati col vitigno autoctono Nero d'Avola.