Lunedì 26 ottobre 2015 nell’antico Oratorio dei Crociferi ai Gesuiti a Venezia, l’Associazione dei Ristoranti della Buona Accoglienza di Venezia organizza la seconda edizione de Il viaggio delle Malvasie, vino dei re. 100 vini provenienti da tutto il Mediterraneo saranno a disposizione per degustarli accompagnati da piatti della cucina veneziana.
La storia della Malvasia è legata profondamente alla storia di Venezia e dei suoi commerci, alla navigazione, agli approdi vicini e lontani. Un vino che evoca vicende secolari di popoli, territori e lavoro.
La forza del vitigno e la bontà caleidoscopica dei suoi vini si sposa in modo ideale con la cucina veneziana di mare e laguna. Ma, soprattutto, nel rapporto antico tra Venezia e le malvasie la città ricorda la sua valenza di “porto franco”, meglio, di “zona franca” che si fa ambasciatrice e crocevia, ricevendo e diffondendo saperi e sapori, oltreché merci.
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“Malvasia” è la denominazione unificante di una sterminata famiglia di cloni e biotipi diversi. La parola deriva per contrazione da Monenmvasia-Monembasia isola roccaforte situata nel Peloponeso nella regione di Morea. Il suo nome significa “una sola porta”, perché un solo accesso ammetteva alla rocca. La repubblica di Venezia vi approda nel 1247 e attraverso i suoi mercanti ottiene l’esclusiva per vendere in tutta Europa, con il nome di Monemvasia, i vini che vi si producevano. Inizia quindi il viaggio della malvasia che diventa un vino navigato che percorre tutto il Mediterraneo.
In senso simbolico, la malvasia può essere vista come una sorta di breviario mediterraneo che, di rotta in rotta, dà origine a decine di biotipi e cloni che evocano luoghi, culture, pratiche agricole e rotte marittime. Malvasia di Candia – secca e aromatica - Malvasia istriana, Malvasia del Lazio, Malvasia di Bosa, Malvasia di Cagliari, Malvasia delle Lipari, Malvasia di Brindisi, Malvasia di Casorzo d’Asti, Malvasia del Chianti, Malvasia di Basilicata... Una metavigna mediterranea, un frutto comune che dà vita a vini diversi.
100 vini da 30 produttori. Nella scelta delle aziende, abbiamo deciso di dare spazio prima di tutto ai vignaioli, uomini e donne capaci con il loro lavoro, di preservare storie, vigne e territori. Viticoltori che mantengono con passione e fatica, la storia secolare del vitigno Malvasia, alimentando e mantenendo vivo un grande e affascinante patrimonio, con la consapevolezza di vinificare da un grande frutto vini peculiari dalle diverse e articolate dimensioni espressive: secchi, aromatici, passiti, e frizzanti.
Saranno proposti anche dei tavoli di selezionati produttori alimentari locali.
Orario 11.30 – 19.00
Ingresso € 20.00 con calice in omaggio
I VITICOLTORI
Carso-Kras
Emil Tavcar - Marko Tavcar - Marko Fon - Edy Kante – Skerk – Cotar – Rencel
Istria
Klabjan – Piquentum – Cuj – Kabola – Gerzinic – Trapan
Collio-Brda-Cof
“Nando” Kristancic - Alex Klinec – Boris Brandulin - Borgo San Daniele - Borgo del Tiglio - Vignai da Duline – Paraschos – Guerra Albano
Muggia
Nicolini
Parma e Piacenza
Aldini - Cunial - Lusenti
Isole Eolie
Giona Hauner – Carlo Hauner - Lantieri – Caravaglio
Sardegna
Giovanni Battista Columbu - Zarelli Vini – Angelo Angioi (associazione "Strada Della Malvasia di Bosa")
La rassegna è realizzata in collaborazione con Centro Studi e Ricerche Ligabue e Slow Food Venezia.