Fin dai tempi delle epoche comunale, signorile e del dominio veneziano c’è un luogo che raccoglie come madre amorosa i padovani per nutrirli, saziarli, rallegrarli.

Sotto il Salone è il centro commerciale più antico della città e un riferimento di eccellenza enogastronomica e culturale. È come se, attraverso l’attività mattutina delle botteghe di oggi, si rinnovassero i riti antichi, nella vendita di quegli stessi prodotti come il pane e il vino, la carne, le uova e il pesce, la frutta e la verdura e quindi le scarpe, i tessuti, i gioielli, i fiori. Ed è impossibile non sentirlo, perché ne sono impregnati i muri, è impossibile passare in questo luogo e non essere attirati da quel sapore di bottega, di formaggi e salumi, di drogheria di una volta. Un luogo commerciale, dunque, e allo stesso tempo, di cultura enogastronomica, in cui ritrovare ancora, in queste botteghe, quella cultura dei prodotti, portata avanti dalle botteghe di oggi.

Ed è proprio in questo contesto, nel cuore di Padova, nel locale "All’ombra della Piazza", non lontano dalle botteghe del salone, che i giovedì sera, si svolgono "I piccoli venerdì dell’Ombra": momenti di degustazione e cultura enogastronomica; un’occasione per conoscere i vini naturali che sono la proposta esclusiva di questo piccolissimo locale, raccontati direttamente da chi li produce.

Questi vini non filtrati, non chiarificati, di ottima qualità, che sentono le differenze delle annate, che vengono da terreni sani, puliti, senza chimica né in vigneto né in cantina, raccontano una visione e modo d’essere di chi li produce, ma anche del locale che li propone: una scelta che parla di attenzione alla ricerca di prodotti che fanno bene e rispettino l’uomo e la natura, che siano buoni e sani, e che si riflettono nell’atmosfera di convivialità e di casa che si respira All’Ombra della Piazza, che è diventato, non solo un posto dove fare aperitivo e mangiare, ma anche luogo di incontro e cultura enogastronomica, in linea con la tradizione del vicino Salone.

L'appuntamento del 23 giugno 2016, vedrà come ospiti Ernesto Cattel dell’azienda vitivinicola Castadilà ed Andrea Falaschi, della norcineria senese "Sergio Falaschi".

Il vino presentato è "Costadilà 280", un Sur-lie macerato sulle bucce, prodotto a Tarzo (Tv) e che fà parte delle Triple AAA .

Triple A è un acronimo che sta per Agricoltori, Artigiani, Artisti e riunisce una selezione di produttori e vinificatori Italiani ed Esteri che seguono delle regole ben precise per produrre dei grandi vini di un tempo, con il solo aiuto della natura. Si scopre, quindi che, dietro questo vino, c’è un Agricoltore, perché solo chi coltiva direttamente il vigneto può instaurare un rapporto corretto tra uomo e vite e ottenere un’uva sana e matura, esclusivamente con interventi agronomici naturali. C’è un Artigiano, perché occorrono metodi e capacità "artigianali", per attuare un processo produttivo viticolo ed enologico che non modifichi la struttura originaria dell’uva e non alteri quella del vino, e c’è anche un Artista, perché solamente la sensibilità "artistica" di un produttore, rispettoso del proprio lavoro e delle proprie idee, può dar vita ad un grande vino dove vengano esaltati i caratteri del territorio e del vitigno.

Il cicchetto proposto, invece, sarà una scelta fra tartare di Chianina , Finocchiona e salciccia di Cinta Senese.

Andrea rappresenta la 4^ generazione dei "Maestri Macellai" che seguono regole e metodi di lavorazione tradizionali, mantenendo privilegiati rapporti di collaborazione con i produttori e con le aziende agricole del territorio.

Quello che noi facciamo – dice Andrea - è rispettare la produzione tipica toscana, artigianale. La tutela della qualità del prodotto si svolge sin dall’allevamento, quindi, c’è un controllo sull’animale che vive serenamente, per evitare l’adrenalina. Il controllo si svolge con veterinari, per lavorare su cosa mangiano e come vivono, e può essere in stato semibrado, oppure in cinta senese e, lì, c’è un animale "anarchico" che vive nasce e muore nel bosco.

Per info

049 875 7343