Termina nel mito della villa veneta, forma mirabile della cultura veneziana, il viaggio nella bellezza anche quest’anno intrapreso dall’ormai storica rassegna Cena di Note, giunta alla nona edizione.

La manifestazione, che abbina la grande musica colta all'arte gastronomica, organizzata dal Corriere del Veneto - Corriere della Sera, Schoellerbank, Istituto Bancario Austriaco, con il supporto della Tenuta Sant’Antonio, prestigiosa azienda vinicola della Valpolicella, in collaborazione con VerdeaNordEst , Cucina alla Moda e Hotel Ala, con la direzione artistica del direttore d’orchestra veneziano Alessandro Tortato, prende momentaneo congedo dal suo appassionato pubblico vicino a Treviso, proprio nel cuore della dolce Marca Trevigiana, e precisamente a Dosson di Casier, presso gli straordinari ambienti di Villa Contarini Nenzi Hotel & SPA.

Villa Contarini Nenzi Hotel & Spa è un sontuoso hotel 4 stelle dalle nobili architetture e dai preziosi arredi settecenteschi, circondato da un parco secolare allestito come giardino all’italiana ed affiancato dalle antiche Scuderie che oggi, dopo essere state riportate allo splendore originario grazie ad un accurato restauro, ospitano l’omonimo ristorante. La struttura vanta la presenza di funzionali sale meeting, un’area SPA di assoluta avanguardia, un elegante Cafè Bar ed una raccolta chiesetta al cui interno vi sono raffinati affreschi ottocenteschi in perfetto stato di conservazione.

Per quel che concerne la prima parte della manifestazione, che come sempre prevede una breve ma intensa esibizione di un grande protagonista della musica colta internazionale, Cena di Note avrà l’onore di ospitare alle ore 20.00 il violinista Giovanni Agazzi. Veneziano, diplomatosi diciottenne, nel 2007, al Conservatorio della sua città, con il massimo dei voti e la lode, riconoscimento che non veniva assegnato da 25 anni, Agazzi ha studiato con alcuni dei più grandi nomi del panorama violinistico mondiale e svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Di lui il grande Salvatore Accardo ebbe a dire: “Giovanni è un violinista di grande talento: unisce ad una musicalità molto pura una tecnica irreprensibile ed un suono molto bello, caldo e potente”. Queste qualità non potranno che emergere nei Capricci di Niccolò Paganini, opera da lui prescelta per l’occasione, croce e delizia di ogni violinista che si rispetti, vertice indiscusso dell’arte di questo strumento.... leggi tutto»