Rocchetta di Cengio (SV)

Rocchetta di Cengio (SV)

Rocchetta di Cengio, frazione del comune di Cengio in provincia di Savona, al confine tra Liguria e Piemonte. Località conosciuta per le sue zucche, ma non solo, può vantare diversi prodotti De.Co.. Settembre può essere un buon periodo per visitarlo e assaggiare il risotto alla zucca di Rocchetta, ma anche le ineguagliabili Frittelle dolci anche queste Prodotto De.Co. perché di tradizione secolare.

Tra i prodotti De.Co. del luogo va ricordato anche il "Moco" delle Valli della Bormida, un legume che ha radici antiche che risalgono indietro fino all'età del bronzo. 

Tradizionali la Festa del Moco in Fiore di inizio giugno e la "battitura" dei settembre.

Il Moco delle Valli della Bormida

un legume …. Antico
veniva consumato già nella Valle della Bormida dall’età del bronzo (2000 a.c.)
da sempre considerato "alimento povero", oggi grazie a un progetto di Slow Food è ritornato sulle tavole.
Questo legume , oggi prodotto De.Co. di Cengio era ancora coltivato sicuramente in Val Bormida alla fine del 1800 ( tracce fino al 1942) e la coltivazione era diffusa in molti comuni della Valle in particolare sulle alture di Cairo M.tte ,e a Cengio.

Testimonianze di anziani riportano come proprio negli anni di maggior carestia veniva coltivato questo legume che non richiedeva particolari cure e che veniva dagli allora bambini e ragazzi “al pascolo” mangiato crudo ancora verde , liberato dal baccello.

Le ricerche hanno portato a ritenere che il nostro Moco è una varietà di Cicerchia (Lathyrus sativus) una specie autoctona originaria del bacino del Mediterraneo, dotata di notevole rusticità e resistenza al secco, spesso destinata a terreni poveri e in alcuni testi di agraria troviamo appunto anche il termine Moco associato alla Lathyrus cicera.

Carmelo Prestipino (storico) ha di recente segnalato che la Lathyrus cicera era presente in Valle Bormida già all’Eta del Bronzo ( secondo millennio a.c.) nel libro "Bric Tana e Valle dei Tre Re" a p. 75, che dice testualmente: "Oltre ai cereali, fra cui almeno due forme diverse di frumento, orzo e miglio/panico, erano coltivate le leguminose, fra cui certamente la fava e la Lathyrus cicera. "

Con la produzione 2015 è arrivata la scheda di caratterizzazione effettuata dal Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola l’azienda speciale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Savona. corredata della relativa scheda nutrizionale.

Dal lavoro fino ad ora sviluppato emergono un buon contenuto in fibre alimentari un discreto contenuto in proteine un buon contenuto in sali minerali (soprattutto ferro, manganese, fostoro e potassio) e un’ interessante contenuto in acido folico e vitamine del gruppo B.

In cucina è ottimo per zuppe, vellutate e con la sua farina pasta fresca, dolci e farinata.