Paganico Sabino (RI)

Paganico Sabino (RI)

Paganico Sabino è un piccolo paese della Valle del Turano, in provincia di Rieti nel Lazio, abitato ormai da alcune decine di abitanti. Tra la Riserva Naturale Monte Cervia e il Monte Navegna, il borgo sovrasta da vicino il Lago del Turano.

Paganico Sabino ha mantenuto l’aspetto di un “castrum” medioevale, con l’ingresso segnato da due porte che conducono tramite strettissime viuzze nel centro storico dominato dalla chiesa di Santa Maria dell’Annunciazione.

Cose da fare e da vedere a Paganico Sabino

Oltre alla chiesa di Santa Maria dell’Annunciazione meritano una visita anche la parrocchiale San Nicola e la chiesa di San Giovanni Battista, mentre a poca distanza dall’abitato sorge la suggestiva “Pietra Scritta”, monumento funerario della famiglia dei Muttini risalente alla seconda metà del I secolo a.C. Paganico Sabino è circondato da boschi di querce, castagneti secolari e faggeti, una perla naturalistica che in primavera si veste dei suoi colori più sgargianti.

Il primo maggio si celebra con un antico rito pagano il ritorno alla vita e la rinascita, il “Calendimaggio”, la ricorrenza tipica della tradizione contadina che nei secoli passati salutava l’arrivo della buona stagione dopo il rigido inverno; insieme alla “Sagra dei Vertuti”, una prelibata zuppa primaverile a base di legumi e cereali.

Durante la festa vengono messi in mostra “Attrezzi della civiltà contadina” e “Arredi Sacri” e viene rievocato il “Kalènnemàju Paganichese”. Rigorosamente digiuni, gli abitanti del posto immergono tre ghiere di noci in un bicchiere colmo di vino pronunciando “San Félìppu e Jàku, faccio a Kalènnemàju, se mòro affonno, se nò ritorno”; se le noci restano a galla, quella in arrivo sarà un’ottima stagione per il raccolto.

La “Sagra dei Vertuti” celebra invece una zuppa di legumi e cereali (fagioli, ceci, fave, grano e granturco) aromatizzata con foglioline di timo selvatico e condita con l’olio d’oliva della Sabina, da gustare insieme ai maccheroni al pomodoro, alle salsicce, alle bruschette e a un buon bicchiere di vino.

Il mese di novembre a Paganico Sabino si apre invece con la tradizionale "Castagnata" quando si festeggia in tavola con pasta tipica fatta in casa, salsicce, bruschette e il cartoccio di caldarroste. Il borgo d'altro canto è circondato da castagneti secolari di rara bellezza.