Castel di Tora (RI)

Castel di Tora (RI)

Castel di Tora è un comune della provincia di Rietinel Lazio, con meno di 300 abitanti, posto nella valle del Turano. Si specchia dalla sponda nord-orientale nel Lago del Turano. È parte del club de I Borghi più belli d'Italia.

Le origini di Castel di Tora risalgono all'epoca romana, ma il massimo splendore questo paesetto lo raggiunse intorno all'anno mille. Dinnanzi al paese sorge il castello di Monte Antuni, borgo medioevale fortificato i cui ultimi signori sono stati i principi del Drago. Dopo un periodo di abbandono e decadenza, oggi, grazie a un lungo e meticoloso lavoro di restauro che ha recuperato con grande rispetto l’esistente, il palazzo, le mura e parte delle case hanno riacquistato l'antico splendore.
Per chi ne avesse voglia, nel giorno della sagra, può visitare l’antico castello. Per chi, invece, sente il richiamo della natura, la vicina Riserva Naturale Monte Navegna e Cervia è una “immersione” perfetta: basta un’escursione di qualche ora per rigenerare i polmoni e lo spirito.

A Castel di Tora è possibile passeggiare passando sotto la torre esagonale medievale dell’XI Secolo, adiacente al Palazzo Scuderini, e poi su per i vicoli che conducono a piazzette ben tenute e curate; e ancora scoprire mura e torrette trasformate in case e ancora archi, scalinate, grotte e cantine scavate nella roccia, fra splendidi scorci e panorami mozzafiato. Arroccato a due passi dal Lago del Turano fino al 1864 il paese si chiamava Castelvecchio, poi si decise di legare il suo nome a Tora, antico insediamento sabino nel quale avvenne – nel 250 d.C. – il martirio di Santa Anatolia: a lei è dedicato un santuario, che si erge su una collina a poca distanza dall’abitato.

Cose da fare e da vedere a Castel di Tora

Castel di Tora è uno dei sedici paesi che compongono l’Associazione Culturale dei “Polentari d'Italia” e il “Polentone di Castel di Tora” è una vera e propria istituzione. Nella prima giornata di Quaresima viene celebrato con la Festa del Polentone, una tradizione che affonda le sue radici nella notte dei tempi: un peccato di gola a cui è difficile resistere: aringa, tonno, baccalà e alici sono gli ingredienti con i quali le cuoche del posto preparano il sugo di magro con il quale si condisce questa specialità.

Ad agosto si fa festa con "Mangiando sotto le stelle", quando tra musica e folklore si possono assaggiare la trippa alla romana, i fagioli con le cotiche, le pizze fritte, gli arrosticini, le salsicce alla brace e altre specialità del Turano.

A fine estate invece potreste imbattervi nella Sagra degli strigliozzi, piatto tipico di pasta lunga realizzata con farina di grano duro e condita con abbondante sugo al pomodoro.

Foto: Di Alessandro.P.76 - Opera propria, CC BY-SA 4.0