Alatri è un comune italiano della provincia di Frosinone nel Lazio, uno dei centri principali della Ciociaria, e uno dei più antichi del Lazio, l'antica Aletrium. Fu una delle principali città del popolo italico degli Ernici e una delle cosiddette città saturnie. Si trova alle pendici dei Monti Ernici, che costituiscono il confine naturale tra Lazio e Abruzzo.

Alatri è nota soprattutto per l'acropoli preromana cinta da mura megalitiche, ben conservata dove spicca per imponenza la Porta Maggiore, seguita dalla Porta Minore o dei Falli, ma è significativo più in generale patrimonio di monumenti per interesse architettonico e artistico. Da segnalare la chiesa collegiata romanico-gotica di Santa Maria Maggiore, la basilica concattedrale di San Paolo, le chiese di San Francesco e San Silvestro, il protocenobio di San Sebastiano, le ottocentesche fontane monumentali, il palazzo Gottifredo e il palazzo Conti-Gentili ornato da una grande meridiana murale.

L'acropoli di Alatri, detta Civita, è posta nel cuore del centro storico, sulla cima del colle. È di notevole interesse per le sue mura di forma poligonale, costituite da diversi strati di megaliti polimorfici che spesso raggiungono la lunghezza di 3 metri. Il perimetro delle mura è di 2 km. L'acropoli, oltre alla rampa d'accesso, presenta due porte: la Porta Maggiore e la Porta Minore o dei Falli. Su una roccia affiorante nella parte più alta dell'Acropoli, nel 2008 è stato rinvenuto un graffito rappresentante un templum (triplice cinta), perfettamente orientato astronomicamente. Sull'acropoli sorge la basilica concattedrale dedicata a san Paolo apostolo.

Alatri vive nel periodo pasquale un momento di forte tradizione, un momento solenne in cui la processione storica si riunisce a quella religiosa. La narrazione storica coinvolge oltre 500 figuranti, e la sua preparazione è vissuta da tutta la popolazione.

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