Abbadia San Salvatore (SI)

Abbadia San Salvatore (SI)

Abbadia San Salvatore è un comune della provincia di Siena, in Toscana. Il borgo, che sorge sulle pendici del Monte Amiata, prende il nome dall'abbazia benedettina, fondata nel 743 dal re longobardo Rachis, di cui oggi rimangono solo la chiesa e la cripta. L’Amiata, una montagna vulcanica, favorì agli inizi del XX secolo lo sfruttamento minerario del cinabro e la raffinazione dello stesso in mercurio. La miniera vide un lento declino negli anni '70 e oggi è diventata Museo.. Abbadia San Salvatore è oggi uno dei centri turistici più importanti del monte Amiata.

Cose da fare e da vedere a Abbadia San Salvatore

Degno di nota, oltre al borgo medievale, il Palazzo del Podestà, realizzato nel XV secolo. Il borgo ospita due musei: il Museo dell'abbazia o Museo d'arte sacra Don Roberto Corvini, al suo interno sono presenti pezzi unici che testimoniano il patrimonio del monastero, e il Museo minerario di Abbadia San Salvatore: la miniera di cinabro, oggi ormai chiusa, presenta gallerie per 35 chilometri che si estendono per 400 metri in profondità. Nella torre dell'orologio è possibile visitare il museo minerario insieme con una galleria di circa 300 metri, dove sono riprodotti i luoghi di lavoro.

Nel mese di ottobre tradizionalmentea Abbadia San Salvatore si rinnova l'appuntamento con la "Festa d’Autunno". Protagonista è la castagna, prodotto che da sempre riempie le madie con la sua preziosa farina, con la quale spesso si è riusciti a sostituire il pane in una terra non abbondante di grano. Nel borgo medioevale, mentre si cuociono caldarroste, si svolgono degustazioni in un’atmosfera resa unica da musica, mercatini e spettacoli.

Dalla montagna, amata e sentita come madre, come presenza sacra, nasce anche la tradizione delle Fiaccole. La sera della vigilia di Natale la filarmonica suona canti natalizi e la fiaccola davanti al Municipio viene accesa con il fuoco sacro. Questo è il segnale convenuto: da qui i Capi Fiaccola, con le loro torce divampanti, portano il fuoco che accenderà le altre decine di Fiaccole disseminate nel centro storico e in tutto il resto della cittadina del Monte Amiata..La preparazione dell'evento peròparte già dall’autunno quando i “fiaccolai” iniziano a cercare la materia con cui costruire le “fiaccole”, tipiche cataste di legna a forma piramidale alte fino a sette metri che, costruite in ogni terziere del piccolo borgo medioevale, si levano al cielo in attesa della vigilia quando poi verranno incendiate.

Nel secondo fine settimana di luglio invece a Abbadia San Salvatore si celebra l’Offerta dei Censi. Per tre giorni il centro storico della città si immerge nel suo glorioso medioevo e si riscopre vero e proprio “Castrum” mettendo in scena una festa in costume, unica nel suo genere, che offre un interessante spaccato della vita di quel tempo, con botteghe di arti e mestieri, mercatini, musicanti e danzatori, cantori e giocolieri. Si prepara così l’Offerta dei Censi, recuperando una “pratica” spesso descritta nella ricca documentazione del secolo XIII, relativa ad Abbadia San Salvatore. La storiografia racconta di “censi in natura” (ovvero prodotti locali) che venivano offerti al Monastero di San Salvatore dagli abitanti a sancire lo stretto rapporto tra la comunità del borgo e l’imponente struttura monastica, fra le più ricche e potenti dell’epoca.

Tra i prodotti culinari tipici di questa zona ci sono i Pici, diffusi in tutta la Toscana meridionale, un tipo di pasta composta di sola acqua e farina, e tradizionalmemnte conditi con il sugo all'aglione. Ci sono poi la Ricciolina, un dolce locale e i Biscotti salati all'anice.

Foto: di Kweedado2 - Opera propria, Pubblico dominio