Vino • Vino e territorio
Vicenza nel bicchiere: dai Colli Berici a Gambellara c'è più "Gustus"

Il territorio che circonda la città di Vicenza, che per la zona collinare si identifica per lo più con i Colli Berici, che si estendende a ovest fino alle ultime propagini dei Lessini e comprende l'area di Gambellara, presenta una varietà di produzione di vino difficilmente riscontrabile altrove.

Le Doc dei Berici hanno faticato a trovare la giusta visibilità lontano dai propri confini, anche a causa della grande concorrenza di "illustri" vicini di casa come il Valpolicella e il Soave, nel veronese, e il Prosecco Superiore Docg nel trevigiano, ma si tratta di un territorio e di un'offerta vinicola che offre tantissimo in tutte le tipologie di vinificazione, dai vini frizzanti e spumanti, dai bianchi ai rossi, dai vini di pronta beva a quelli corposi e strutturati, adatti all'invecchiamento. Per non parlare dei vini dolci, dove la zona di Gambellara può vantare l'unico Vin Santo Doc del Veneto, e tra i pochi in tutt'Italia, oltre ad un vino dolce spumante, il Recioto, davvero unico.

Da diversi anni a questa parte, l'evento di punta per la promozione della produzione vinicola dei Colli Berici, insieme alla Doc Gambellara, è Gustus, appuntamento dell'inizio dell'autunno che quest'anno si è svolto nel weekend del 5 e 6 ottobre. La location e la formula lo rendono un evento davvero intrigante, che riscuote un grande successo anche tra i giovani. Col biglietto d'ingresso si può degustare liberamente tutto ciò che si vuole, e l'offerta in termini di numero, qualità delle cantine, e varietà di prodotto è davvero notevole, sotto il grande porticato che circonda i generosi spazi del cortile interno del Conservatorio di Musica "Arrigo Pedrollo", appena fuori dalla zona pedonale della città.GUstus 2024

Il versante meridionale dei Colli Berici, attorno ai comuni di Sarego, Lonigo e Alonte, fino a Barbarano, è adatto in particolare alla coltivazione di vitigni a bacca rossa, a partire dagli internazionali come il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Merlot, senza dimenticare il Carmenere che qui è storicamente molto radicato, pur riscoperto anche per la vinificazione in purezza in tempi relativamente recenti. Il vitigno più caratteristico per la zona è però il Tai rosso (un tempo chiamato tocai rosso), considerato vitigno autoctono, parente stretto, per così dire, del Cannonau sardo e delle Grenache francese e Garnacha spagnola. Il Tai rosso si presta sia a produrre vino di pronta beva, scarico di colore e dai caratteristici profumi floreali (che trova un ottimo abbinamento con specialità culinarie locali come il Bacalà alla vicentina), sia a una vinificazione più estrattiva, che consente di ottenere vini più importanti, da abbinare ad una cucina più saporita. Non mancano inoltre produzioni di qualità di Syrah e di Pinot nero, oltre alla riscoperta di vitigni autoctoni.

Sono diverse le realtà produttive relativamente recenti che si sono aggiunte negli ultimi 10 anni ad alcune cantine e marchi storici, in particolare in quell'area tra Sarego e Alonte che per potenzialità nella produzione di grandi vini rossi (dovuta a caratteristiche del terreno, microclima, ed eccellente esposizione) fa davvero gola a tanti. Questo fa si che si possano trovare a pochi chilometri di distanza (a volte meno) diverse filosofie produttive, alcune che guardano più allo stile francese e al gusto internazionale, con affinamenti in barrique di rovere francese e diverse tostature, altre che ricercano un'espressione più sincera del territorio e un'esaltazione del frutto per quello che è.

Tra le realtà più giovani ci piace citare la Cantina 3V di Lonigo, che appartiene ad una famiglia che può vantare antenati viticoltori lontanissimi nel tempo, ma che oggi è guidata da una giovane ragazza, rappresentante dell'ultima generazione, che spinta dalla passione e dalla tradizione da sempre respirata in famiglia, ha deciso di applicarsi a questo meraviglioso mondo, pur non avendo compiuto da subito studi indirizzati all'enologia. 

Con riferimento ai vini rossi, quest'anno erano presenti in degustazione diverse etichette riserva di grande personalità, come il Colli Berici DOC Merlot "Punto" 2016 della cantina Punto Zero di Lonigo, o il Colli Berici DOC Merlot "25° Anniversario" 2021 della cantina Dal Maso di Montebello Vicentino. Due grandi espressioni del territorio che dimostrano di non avere nulla da invidiare a produzioni provenienti da zone sulla carta più blasonate.

Ovviamente molto presente anche il Colli Berici DOC Tai Rosso, e spazio anche a vini prodotti da vitigni PIWI (vitigni che hanno un'elevata resistenza alle malattie fungine e consentono una significativa riduzione dell'uso di pesticidi) con la Tenuta Tarcisio Maule di Montebello Vicentino.

Parlando invece di bianchi, la Garganega si coltiva anche sul versante più meridionale che sin qui abbiamo descritto per la produzione dei rossi, ma è nella zona di Gambellara, grazie ai suoi terreni vulcanici, dominati dai basalti e dal tufo nero, dove nascono le  espressioni più caratteristiche di vino bianco, sia nella versione ferma e secca col Gambellara Classico, sia nella produzione di vini dolci, a partire dal Recioto spumante, prodotto anche col metodo classico (come nel caso delle cantine Virgilio Vignato e Natalina Grandi), che, insieme all'unico Vin Santo Doc riconosciuto nella regione Veneto, è il vero fiore all'occhiello di questa Doc, e unica DOCG della provincia di Vicenza insieme alla tipologia Classico. Meriterebbe un adeguato spazio il racconto di come avviene tradizionalmente l'appassimento dei grappoli nella zona di Gambellara, nei Picai, ed anche di come viene prodotto il Vin Santo, ma qui vogliamo concentrarci su quello che trova il consumatore nel bicchiere, e la ricchezza aromatica del Recioto, sostenuto da una spiccata acidità che contrasta la grande dolcezza del residuo zuccherino, va assolutamente provata, soprattutto nell'abbinamento con i formaggi, meglio se espressione dello stesso territorio come l'Asiago Dop o il Monte Veronese Dop, nelle varietà dolce, mezzano o stravecchio.... leggi il resto dell'articolo»

La Garganega si presta anche alla produzione di spumanti secchi, con tutti i metodi tipici, dal classico allo charmat, fino alla rifermentazione in bottiglia con metodo ancestrale, in cui il vino viene imbottigliato conservando i propri lieviti al'interno della stessa bottiglia che si bloccano naturalmente lasciando il caratteristico fondo. E' il caso del Norge IGT Garganega Ancestrale della cantina Natalina Grandi, con la sua effervescenza fatta di bollicine molto fini, che esaltano la ricchezza aromatica, che con la rifermentazione in autoclave si tende a perdere.

I vini bordolesi e il Tai tra i rossi e il Gambellara tra i bianchi non esauriscono di certo la grande varietà di prodotto che abbiamo sottolineato all'inizio, ed anche in termini di prezzo, se è certo possibile trovare vini di grande ambizione, non mancano anche prodotti da tutti i giorni, dal rapporto qualità prezzo davvero appetibile, come quelli offerti dalla Collis Cantina Veneta di Monteforte d'Alpone (in provincia di Verona per pochi chilometri), dov'è possibile trovare tra gli altri un Colli Berici DOC Pinot Nero "Decanto" 2022 sotto i 5 euro assolutamente gradevole nella sua semplicità.

Spazio anche a idee e produzioni che potremmo definire più moderne, che ci sembrano più adatte al gusto dei più giovani, che si sta allontanando dai vini più alcolici e corposi. Tra queste siamo rimasti piacevolmente sorpresi dai vini della cantina Corte De Pieri di Lonigo, e dal suo IGT Veneto Bianco "La Volata" 2022 (da uve Chardonnay), come dal Delle Venezie Pinot grigio "La scalata" 2017. La cantina, che anche nell'immagine è quanto mai originale, propone vini non filtrati, sottoposti a lungo affinamento con Batonnage, che svolgono anche nei bianchi la fermentazione malolattica, per un risultato finale tutto da scoprire, ricco di freschezza, ma anche di sfumature aromatiche.

Cantina de Pieri

In conclusione, se nella troppa ricchezza e varietà si nasconde anche il rischio di una maggiore difficoltà nell'affermare un'identità forte nei mercati più lontani, per i wine lovers e gli appassionati di eno-turismo, Vicenza e le sue Doc del versante sud e occidentale rappresentano un'opportunità unica di sperimentare e acquistare vino con un eccellente rapporto qualità-prezzo, senza dimenticare che si è anche immersi nel sito del Patrimonio Mondiale UNESCO "Città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto".



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