Dalla musica all’arte, dall’artigianato fino all’enogastronomia, la città dei monasteri in provincia di Roma svela le sue radici più profonde. O meglio le “rajche”, come si dice nel dialetto di Subiaco, che da sempre difende la sua cultura appenninica, agricola e pastorale di fronte all’avanzare inesorabile della modernità.
L’appuntamento con “Rajche, radici in comune”, si rinnova ogni anno a Subiaco a fine agosto: tra poesie, stornelli, canti popolari e deliziose ricette, l’evento permetterà ai visitatori di sentirsi sublacensi per tre giorni all’ombra della Rocca Abbaziale che fu dimora dei Barberini, dei Colonna e di Lucrezia Borgia, tra i vicoli di uno dei paesi più suggestivi del Lazio.
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