Enogastronomia tipica del Lazio e un suggestivo presepe vivente, realizzato continuando una tradizione storica che continua da 800 anni: questo è il Natale a Greccio, paesino della provincia di Rieti dove dal 24 dicembre all'8 gennaio si potranno gustare le specialità gastronomiche nelle locande tipiche del paese, ed ammirare quello che è stato il primo presepe vivente della storia, realizzato da San Franceso D'Assisi.
Il Santo, oltre che durante il presepe, viene ricordato anche durante l'altro aspetto cardine della manifestazione, ovvero durante i momenti di scoperta delle specialità enogastronomiche tipiche della zona; chi lo desiderà potrà assaggiare, nelle locande ed osterie del centro, non solo i vini ma anche i piatti tipici locali. Una delle specilità è il "Coppo", stufato di gamberi di fiume e noci che secondo la tradizione piaceva molto a San Francesco. Ma sono molte altre le specialità che si potranno gustare, come le fettuccine al tartufo, i cannelloni alla francescana ed il cinghiale al vino rosso. Non dimenticate però di assistere al famoso presepe vivente, il verovanto di questa cittadina
Greccio infatti è il primo comune ad aver realizzato, nel remoto 1223, un presepe vivente, con protagonisti in carne ed ossa, una tradizione che continua ininterrotta sino ad oggi. Il presepe verrà realizzato in sei distinti quadri viventi, che gli spettatori potranno ammirare dalle apposite tribune ad anfiteatro allestite per l'occasione. Non si tratta però di un semplice presepe realizzato da amatori, bensì di una precisa rievocazione storica che rimette in scena i presepi realizzati nel Medioevo, con protagonista non solo la sacra famiglia ma anche il Santo Poverello di Assisi. Unica attualizzazione, la decisione di spegnere le luci del presepe dal 24 al 26 dicembre, come momento per ricordare il momento di crisi economica che sta attraversando il nostro paese e in più come metodo per riscoprire le origini più vere ed umili del presepe.
